San Felice perde due pilastri dello sport

Si è spento a 86 anni Righini, tra i fondatori della società ciclistica. Deceduto anche Maini, attivo nel Tennis club

Due persone cui era impossibile non volere bene. Entrambe legate al mondo dello sport a San Felice, entrambe naturalmente predisposte a lasciare il segno nella loro comunità con il loro entusiasmo. Ivano Righini e Claudio Maini: accomunati da una tragica fine, con il Coronavirus che non ha lasciato loro scampo. Righini, 86 anni, è morto nella casa protetta di cui era da tempo ospite a San Felice. Nato e vissuto a Mortizzuolo di Mirandola, è stato il mobiliere cui praticamente tutti facevano affidamento nella frazione per arredare casa negli anni ’70 e ’80. Ex corridore, fu uno dei soci fondatori della Società Ciclistica di San Felice sul Panaro, e organizzatore di gare di grido in tutta la Bassa modenese, con le migliori squadre di dilettanti che non mancavano mai all’appuntamento. E quando poi la corsa toccava Mortizzuolo, tutti i compaesani si trovavano coinvolti nell’organizzazione di un evento sportivo che immancabilmente era affollatissimo.

Claudio Maini, 60 anni, si è spento invece al Policlinico di Modena. Da inizio marzo non stava bene, poi le sue condizioni sono peggiorate e il ricovero e le incessanti cure non sono bastati per strapparlo alla morte.

Dipendente dell’Acetificio Pontiroli, lascia la moglie Rita e il figlio Alessio. A San Felice, era molto conosciuto e aveva legato il suo nome al calcio e al tennis locale. Fino a pochi giorni prima che la malattia lo colpisse, con sintomi che si sono fatti sempre più gravi, aveva continuato a frequentare il Tennis Club. "Il professor Fausto Pianesani è stato il nostro insegnante di matematica e osservazioni scientifiche – dice il professor Guido Zaccarelli, amico di Maini – e ci ha avviato alla cultura dello sport". Stefano Bondioli, presidente del Tennis club San Felice, parla di "Claudio come di una persona disponibile a 360° e ricorda il suo ruolo di consigliere. In tantissime occasioni ha dimostrato il suo prezioso attaccamento al club". "Era una persona di ’cuore’ a cui tutti volevamo bene" dicono gli amici.