
La presentazione della fine lavori all’interno della chiesa di San Martino. Spino
Per il migliaio di anime della frazione è un momento atteso da 13 anni. Il 7 maggio finalmente riaprirà al culto la chiesa parrocchiale di San Martino Spino, intitolata a San Martino Vescovo. I lavori, iniziati nel 2023, resisi necessari dopo il sisma del 2012, sono quasi ultimati. E sabato scorso, l’Ufficio patrimonio immobiliare, diretto dall’architetto Sandra Losi, ha dato conto di quanto è stato fatto, presenti il parroco, don Arnaud Giegue, la sindaca di Mirandola, Letizia Budri, il Rup architetto Isabella Colarusso e i tecnici, oltre a numerosi cittadini.
"Il progetto di restauro curato dalla Diocesi - ha commentato la sindaca - segna il ritorno di un punto di riferimento per tutti noi". Risalente nella sua struttura attuale al 1783, dopo l’ennesima ricostruzione, questo luogo di culto affonda la sua origine nel IX secolo quando i monaci benedettini dell’abbazia di Nonantola edificarono una piccola cappella dedicata alla Madonna Nascente. Il primo documento che attesta l’esistenza della chiesa risale al 980.
Il terremoto ha minato la stabilità della facciata, delle volte, fra cui quella del presbiterio, e i prospetti esterni. I lavori strutturali eseguiti sono stati la riparazione delle lesioni e il consolidamento della zona absidale e dei solai della sagrestia. Le capriate della copertura sono state consolidate. Anche il campanile è stato riparato. A San Martino Spino è stato inoltre possibile ripristinare interamente anche gli apparati decorativi danneggiati dal sisma che adornano l’altare maggiore e le sei cappelle laterali, ma i dettagli non sono stati rifatti per una precisa scelta metodologica, in modo da non creare dei falsi storici. L’importo complessivo dell’intervento, finanziato interamente dalla Regione, ammonta a circa 930mila euro, di cui 735mila euro per lavori e altri 200mila euro per spese accessorie quali Iva, spese amministrative e spese tecniche. Restano da eseguire l’impianto di illuminazione e audio, la tinteggiatura esterna della Chiesa e del campanile, la riparazione dei banchi, la rimessa in funzione del sistema campanario ed elettrico per le quali è stata lanciata dalla parrocchia una sottoscrizione, affinché tutto sia pronto per il 7 maggio alle 20., quando il vescovo Erio Castellucci riaprirà la porta di questa chiesa e celebrerà la messa.
Alberto Greco