San Nicolò rivede la luce "Il restauro è una priorità"

L’assessore Truzzi: "Nonostante le difficoltà, lavori al via entro fine 2020" La chiesa tra i simboli più amati dai carpigiani è stata chiusa dopo il sisma

Migration

Si profilano novità positive per il Tempio di San Nicolò, chiesa tanto amata dai carpigiani e chiusa al pubblico dal terremoto del 2012. Dopo tante lungaggini burocratiche, rimandi e promesse, ora pare davvero aprirsi la strada per il restauro definitivo della chiesa (San Nicolò e l’adiacente convento rientrano tra beni culturali di proprietà comunale). Come spiega Marco Truzzi, assessore al patrimonio storico-artistico, "a luglio scorso l’amministrazione ha approvato il progetto definitivo-esecutivo ‘Interventi di miglioramento sismico del Tempio monumentale di San Nicolò’". A fine dicembre è stato lanciato il bando per individuare le ditte interessate a partecipare alla selezione per l’assegnazione dei lavori. Il 12 febbraio sono state ‘aperte’ le buste dei concorrenti, 4 in totale. "La prima seduta della Commissione tecnica per la valutazione delle varie offerte – prosegue Truzzi – si sarebbe dovuta riunire mercoledì scorso. Ma come molte altre attività, la situazione di emergenza sanitaria ha impedito che la prima seduta si verificasse ed è stata rimandata a data successiva". "Appena possibile la Commissione verrà riunita: tecnicamente ad oggi si può dire che la data per la presentazione delle offerte è scaduta, e che la gara formalmente terminerà con la proclamazione della ditta vincitrice, cui saranno affidati i lavori di consolidamento e restauro della chiesa di San Nicolò. Una cosa è certa – sottolinea l’assessore – San Nicolò rappresenta un luogo molto caro per tutti i carpigiani e non solo, visto anche il suo notevole valore artistico. Per noi amministratori l’aver approvato il progetto esecutivo ha costituito una delle più importanti ‘prove’ del 2019. L’auspicio è che i lavori inizino in questo anno.

Sicuramente ci sentiamo di garantire che il Tempio sarà uno dei luoghi che restituiremo ai carpigiani entro la fine del nostro mandato". L’intervento di consolidamento del Tempio è valuto sui 3 milioni di euro: un iter che ha richiesto un tempo più lungo del previsto, e complesso, anche dal punto di vista burocratico.

Vi è stata infatti un’intensa attività di dialogo e confronto con la Regione e la Soprintendenza, al fine anche di garantire un progetto innovativo che garantisca non solo il migliore restauro della chiesa ma anche la maggiore sicurezza sismica: i danni riportati con il sisma del 2012 sono gli stessi che si erano manifestati con il precedente terremoto de 1996. Era quindi necessario un intervento risolutivo.