"San Pietro, presto apriremo la strada che costeggia il muro dell’antica abbazia"

La soprintendente Alessandra Quarto: "Potrà essere percorsa da tutti, sarà un importante tragitto storico nel cuore della città"

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"Apriremo alla fruizione pubblica una nuova strada interna all’area dell’ex monastero di San Pietro. I modenesi non hanno mai potuto percorrerla perché l’accesso attuale, al fianco della abbazia di San Pietro, è da sempre ostruito da un muro così come lo sbocco sul parco della Rimembranza". Novità in arrivo intorno al restauro dell’ex caserma ottocentesca "Fanti" di via Saragozza - appunto parte importante dell’antico monastero dei benedettini - annunciate dalla soprintendente di Bologna e Modena Alessandra Quarto. Come i lettori ricorderanno intorno a questo importante restauro che porterà alla creazione nell’ex caserma di una trentina appartamenti di ampie dimensioni si sono scontrate due "fazioni": da un lato il proprietario dell’ampio edificio, l’imprenditore carpigiano Vannis Marchi e dall’altra alcuni studiosi della città (Italia Nostra e Deputazione di storia patria) che non apprezzano la trasformazione in senso moderno dell’edificio che era in degrado da molti anni. La soprintendente Quarto non interviene sul restauro - i via libera alla riqualificazione in possesso di Marchi sono giunti prima della sua nomina a capo della tutela emiliana - ma focalizza la propria attenzione appunto su questa nuova strada che potrà essere percorsa da tutti.

"Sarà - dice - un nuovo punto di vista possibile, e molto interessante, su una parte storica di Modena. Prospettive appunto mai viste". La dirigente ministeriale aggiunge: "Non posso ancora fornire la tempistica di riapertura della strada, ma quel che è certo è che avverrà perché ciò è stabilito nei documenti relativi alla alienazione dal patrimonio pubblico al privato della ex Fanti. Le parole esatte della documentazione fornita sono: ‘Si prescrive la fruizione pubblica della strada interna compresa tra la via San Pietro, il parco delle Rimembranze, la chiesa di san Pietro e la facciata est della ex caserma’. Modenesi e turisti dunque vedranno qualcosa di mai visto". L’importante novità di viabilità pubblica permetterà tra non troppo tempo di vedere un pezzo di Modena sconosciuto ai più: solo pochi fortunati, oltre ai benedettini di San Pietro, infatti, hanno mai potuto percorrere queste centinaia di metri interne tra edifici storici, aree verdi da sistemare, giungendo fino alle absidi della abbazia di San Pietro. Una chiesa, appunto, intorno alla quale oggi è impossibile girare perché la futura strada da un lato come detto è chiusa da un portone mentre dal lato oppsoto che sbocca su viale Rimembranze c’è un alto muro. Esiste poi una seconda via interno all’area della ex caserma nella quale oggi c’è un cantiere: in questo caso l’accesso è sbarrato da un antico cancello in via Saragozza. Un mese fa intorno a questi temi aveva fatto richieste anche l’associazione politica Modena Volta Pagina spiegando che "la Soprintendenza ha fatto ampie concessioni (al privato, ndr) ma ha rivisto in senso restrittivo l’uso pubblico inizialmente concesso per entrambe le stradine che attraversano quell’isolato. Nel decreto finale solo quella tra via San Pietro e parco delle Rimembranze (quella di cui parla la soprintendente, ndr) resta vincolata alla riapertura e all’uso pubblico. Naturalmente questo minimale vincolo dovrà essere rispettato".

Stefano Luppi