
Da oggi nell’ato Frignano resterà un solo medico del 118
Sanità nel caos in Appennino; da oggi, infatti, a seguito della riorganizzazione del servizio d’emergenza urgenza stabilito dell’Ausl di Modena, nel Frignano resterà un solo medico del 118, quello dell’automedica 108 di Pavullo. Verranno quindi meno le figure sanitarie di emergenza territoriale che, fino a ieri, erano attive a Fanano e Pievepelago. Se l’Ausl assicura che i servizi per i cittadini non cambieranno, il sindacato dei medici e la politica sono sul piede di guerra. Antonio Platis, vice coordinatore regionale Forza Italia, interviene a gamba tesa: "Abbiamo presentato un doppio esposto, uno alla Corte dei Conti e uno al Prefetto di Modena, in merito alla soppressione del medico di emergenza-urgenza a Fanano".
Da un lato, "segnaliamo alla Corte dei Conti l’insostenibilità economica dell’attuale gestione del personale medico. Gli ospedali di Carpi e Mirandola continuano a essere affidati a cooperative di gettonisti, con costi elevatissimi che l’Ausl stessa aveva annunciato di volere tagliare già nel 2023. A metà giugno ha deciso di rinunciare a sei medici d’emergenza, licenziandoli in tronco. La direzione sanitaria deve spiegare come mai continua a sostenere spese milionarie per medici delle cooperative private: ben 1300 euro a turno ai Pronto soccorso di Mirandola e Carpi. Siamo davanti a uno spreco nello spreco". "Dall’altro lato – prosegue Platis - ci rivolgiamo al Prefetto perché sia consapevole dell’impatto concreto che la scelta di tagliare l’emergenza-urgenza a Fanano avrà sulla sicurezza dei cittadini dell’alto Frignano. La provincia di Modena registra già il più alto tasso di soccorsi in codice rossi (codice tre) effettuati senza medico a bordo, un intervento ogni quattro. La scelta di eliminare il servizio di Fanano, peraltro non approvata dalla CTSS, lascia scoperta la montagna ed espone il territorio a un rischio elevatissimo.
Pertanto – punta il dito – da oggi, eventuali ritardi nei soccorsi o interventi non con il massimo supporto possibile, dovranno essere attribuiti esclusivamente a questa decisione unilaterale e miope". "Un impoverimento del servizio d’emergenza urgenza con ripercussioni non solo per i montanari, in quanto giacché si useranno mezzi (elisoccorsi)i e risorse umane provenienti da altri territori", conclude Maria Cristina Bettini del comitato Salviamo l’ospedale di Pavullo, che invita a firmare la petizione su chance.org ‘No alla Cancellazione del Medico 118 nell’Alto Frignano!’
Maria Silvia Cabri