«Sanità, Mirandola è stata abbandonata»

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VOGLIONO un reale potenziamento dell’ospedale di Mirandola, «non i contentini che Regione e Ausl propinano». Di mantenere gli ‘standard attuali dell’ospedale di Mirandola’ non se ne parla nemmeno.

«La priorità per noi sindaci – dichiara il presidente dell’Unione Area Nord Luca Prandini, sindaco di Concordia – è avere migliori servizi per i cittadini dei nove Comuni. Un obiettivo fondamentale».

«Stiamo ragionando sul potenziamento» gli fa eco il sindaco di Medolla Alberto Calciolari. Dopo l’incontro informale con l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi e il dg Ausl Michele Brambilla, in Regione, i nove sindaci dell’Unione, sei di centro sinistra, tre di centro destra, sul fronte ‘ospedale di Mirandola’ sono allineati.

Al punto che il sindaco di San Felice Michele Goldoni (centro destra), che ha convocato una pubblica assemblea domani sera, commenta positivamente l’incontro, in mattinata, della giunta dell’Unione.

«Confido nella forza dell’Unione, l’energia è quella giusta, il confronto tra noi porterà a soluzioni positive, senza dimenticare i tre odg sull’ospedale votati all’unanimità in Unione».

Sulla proposta sanitaria regionale nessuno di fatto si dice entusiasta, tuttavia se i sindaci Pd frenano sui commenti, il centro destra non lesina.

«Regione e Ausl si riempiono la bocca con le Case della Salute, ancora in alto mare, ma l’ospedale è cosa ben diversa – commenta il sindaco di Finale Sandro Palazzi– . Venturi non ha detto nulla di nuovo, ha fatto un po’ di camouflage sull’ospedale di Mirandola; la Regione – sottolinea – continua a non tenere in considerazione la Bassa modenese».

Per il sindaco di Mirandola Alberto Greco, «la Bassa continua a essere abbandonata dalla Regione, siamo obbligati a migrare in Lombardia per complessivi 13.8 milioni di euro. Serve un potenziamento del nostro ospedale e ragionare sull’ospedale baricentrico, che non piace a Venturi. Tuttavia, almeno, si è detto convinto del fatto che il nuovo Ramazzini di Carpi dovrà essere realizzato più vicino all’Area Nord, non al confine col Reggiano».

Per il sindaco Greco, «le proposte sanitarie avanzate dal presidente della Regione Bonaccini e da Venturi sono ‘briciole’. Nessun investimento su primariati e posti letto».

RIFONDAZIONE Comunista regionale punta il dito sulla «carenza di servizi nella Bassa modenese che dura da anni, da dopo il sisma, da quando l’ospedale di Finale Emilia ha chiuso per inagibilità, e i posti letto di Mirandola sono stati ridotti e mai più ripristinati. La Regione – dichiara il segretario regionale di RC Stefano Lugli – non ascolta i cittadini, che lamentano lunghe distanze anche per una semplice visita di controllo; il disagio di doversi recare in ospedali lontani per assistere familiari ricoverati. Un problema non da poco, per non parlare – sottolinea – delle condizioni delle strade di collegamento, ma pare che la priorità sia la Cispadana».

Il consigliere regionale Andrea Galli in una interrogazione alla giunta regionale chiede di «recuperare i 70 posti letti scippati al Santa Maria Bianca di Mirandola subito dopo il sisma di maggio 2012».

Viviana Bruschi