Sanità, più potere alla Lega

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IERI pomeriggio la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) ha confermato alla presidenza Gian Carlo Muzzarelli, con una maggioranza schiacciante di voti da parte dei rappresentanti dei 47 Comuni della provincia, sindaci o assesori in loro vece. Ma è dalla nomina del nuovo vicepresidente, il primo cittadino vignolese Simone Pelloni, che traspare il riassestamento politico quasi inevitabile della Conferenza. Perché alle ultime amministrative la Lega ha pur sempre strappato al centrosinitra due capoluoghi di distretto sede di ospedali, Sassuolo e Mirandola. Portando così in parità per la prima volta, quattro a quattro, le poltrone dell’Ufficio di presidenza della Ctss, sulle quali siedono appunto i sette sindaci dei Comuni capidistretto più il presidente della Provincia. Ed ora da una parte ci sono i dem Tomei, Muzzarelli, il carpigiano Bellelli (ex vicepresidente) e il castelfranchese Gargano, dall’altra Pelloni, il pavullese Biolchini e i neoeletti Greco e Menani a Mirandola e Sassuolo, tutti e quattro fedeli al Carroccio.

Per questo il centrosinistra, pur avendo ancora i numeri per mantenere anche la vicepresidenza, ha offerto alla Lega la sedia da numero due: fare l’asso pigliatutto, considerati i nuovi equilibri politici, sarebbe stato controproducente per il lavoro dell’Ufficio di presidenza, atteso nei prossimi anni a sfide piuttosto importanti sula sanità locale. E al tavolo regionale, nella partita sui futuri finanziamenti, il Carroccio modenese avrà ora in mano qualche carta in più per reclamare una maggiore attenzione sugli ospedali dei capoluoghi in cui amministra.

Non tutti però, su entrambe le sponde, hanno gradito ieri in Ctss questa spartizione delle nomine: sulla presidenza di Muzzarelli il sindaco mirandolese Greco (Lega) ha votato contro e l’assessora finalese Ferrarini (centrodestra) si è astenuta. Sulle vicepresidenza a Pelloni, invece, si sono astenuti anche i sindaci di centrosinistra Giovannini (Bomporto) e Bellelli, motivando la propria decisione con l’intenzione di «manifestare il rammarico per la mancata unanimità sul voto al presidente».

Nel corso della riunione sono stati anche approvati i bilanci dell’Ausl di Modena e dell’Azienda ospedaliera e universitaria, secondo le linee strategiche illustrate dai rispettivi direttori Antonio Brambilla e Ivan Trenti. I due documenti sono passati, ma il sindaco Greco, l’assessora Ferrarini e il sindaco di San Felice Goldoni, tutti di area centrodestra, hanno votato contro. Greco durante la discussione ha sostenuto che «l’ospedale di Mirandola ancora una volta è stato trascurato nei piani dell’Ausl», ribadendo che «serve un nuovo ospedale baricentrico tra Carpi e Mirandola». Goldoni ha poi confermato la necessità di «un nuovo ospedale baricentrico». E aggiunto: «Nel frattempo, però, potenziamo quello di Mirandola».

«La scelta strategica fatta dalla Ctss con due ospedali per l’Area Nord e i bilanci delle due aziende – ha replicato Muzzarelli – confermano in realtà il potenziamento ulteriore dei servizi, sempre di più in un’ottica di rete per garantire prestazioni d’eccellenza su tutto il territorio».

Valerio Gagliardelli