"Sarà importante per la sicurezza di pedoni e ciclisti"

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Grazia Ghermandi, docente di Ingegneria sanitaria e ambientale a Unimore, da anni è impegnata in studi e ricerche attraverso il suo Laboratorio di Analisi Rilevamento e Monitoraggio Ambientale (Larma) a comprendere le dinamiche delle cosiddette "polveri sottili". E lei può aiutarci a comprendere i benefici derivanti dalle misure sulle Zone 30.

La limitazione velocità a 30 kmh nei centri urbani è opportuna per migliorare qualità dell’aria e sicurezza?

"La limitazione della velocità dei veicoli a 30 kmh nei centri urbani migliora certamente le condizioni di sicurezza stradale, soprattutto in aree molto frequentate da pedoni e ciclisti. Circa l’effetto sulla qualità dell’aria si può fare riferimento a curve di emissione, che indicano la massa degli inquinanti più critici (NOx e PM10) emessa direttamente nello scarico veicolare per chilometro percorso da veicoli a benzina o diesel al variare della velocità a cui viaggia il veicolo: queste curve mostrano che non c’è un miglioramento rispetto al limite dei 50 kmh, soprattutto per i veicoli diesel". Bologna e Parma procedono spedite. Modena ha adottato un piano che andrà a regime nel 2030. Pare di capire non sia urgente. Condivide questa impostazione graduale?

"E’ in corso di revisione da parte della Comunità Europea la direttiva sulla qualità dell’aria. La regione Emilia-Romagna sta conducendo una serie di focus tematici di approfondimento per la stesura del ’Nuovo Piano Aria Integrato Regionale – Pair 2030’. Ciò porterà indicazioni sostanzialmente omogenee cui attenersi".

Voi avete avviato uno studio europeo sul tema dell’inquinamento delle città. Cosa emerge?

"Abbiamo fatto diversi studi sull’inquinamento in aree urbane, anche da traffico veicolare, fra cui uno su diverse città europee. Nel quadro dell’Europa Occidentale, le città italiane della Pianura Padana sono notoriamente in una zona particolarmente sfavorita per conformazione geomorfologica e condizioni meteorologiche prevalenti, che favoriscono l’accumulo e la persistenza degli inquinanti in atmosfera, e ciò può determinare criticità per la qualità dell’aria nonostante l’attento controllo e la progressiva riduzione delle emissioni. Nell’Europa dell’Est e nella penisola balcanica ci sono però altri punti caldi, forse anche più della Pianura Padana, per la qualità dell’aria".

a. g.