
Settembre, mese di vendemmia e di bilanci per i produttori del vitivinicolo che non nascondono le loro preoccupazioni. Se ne fa portavoce Fratelli d’Italia, nella persona del segretario cittadino, Federica Carletti, con riferimento anche all’area carpigiana: "Crescono i timori tra i produttori del vitivinicolo del nostro territorio, all’alba della stagione della vendemmia, che anche quest’anno si conferma come un disastro annunciato. Coldiretti ha stimato un calo produttivo del 14% su scala nazionale e nella sola zona della Romagna (colpita dall’alluvione di maggio) i danni subiti dai vigneti si aggirano tra il 25 e il 35%, e anche tra i produttori di uve da Lambrusco del distretto carpigiano c’è apprensione - prosegue Carletti -. Infatti, come già accaduto per la vendemmia 2022, la previsione di bilancio delle cantine cooperative fissa un prezzo medio delle uve conferite tra i 18 e i 25 euro al quintale e le indiscrezioni circa i prezzi per questa stagione saranno in linea, pertanto ancora una volta non garantiranno la copertura dei costi. A fronte di tutto questo, è comprensibile che i produttori di uve da Lambrusco, anche a Carpi, siano sprofondati in una crisi economica senza precedenti".
"L’appello di Fratelli d’Italia - sottolinea il segretario cittadino - oggi è in primis rivolto alla Regione Emilia Romagna, di concerto con il consorzio del Lambrusco e il mondo cooperativo, nell’indispensabile ruolo che svolge nell’attrarre soci, auspicando che si adoperino coordinandosi su più livelli con progetti di intervento immediato e proiettati in un’ottica di lungo periodo affinché, ai produttori delle uve da Lambrusco, possano essere garantiti lavoro e redditività. Caratteristiche indispensabili che insieme ad ammodernamenti gestionali, strutturali, organizzativi e perché no, commerciali, contribuirebbero a dare lo slancio di cui tutto il comparto Lambrusco necessità per poter uscire dalla crisi. Con il nostro impegno politico in Europa, siamo stati da subito in prima linea nella battaglia contro l’etichettatura dei vini, e grazie anche al più recente intervento del Governo riguardante lo sblocco delle TEA (tecniche di evoluzione assistita), l’Italia sarà il primo paese europeo a testare sul campo gli straordinari risultati della ricerca scientifica che permetteranno alle coltivazioni di essere più resistenti contro malattie e siccità. Un enorme passo avanti in termini di sviluppo economico-sociale oltre che di sostenibilità".
Maria Silvia Cabri
