Torino, 15 agosto 2022 - Dall’ultimo gol con la Juve della Joya, lo scorso 23 aprile al Mapei, al primo in bianconero del Fideo (con complicità di Consigli): a quattro mesi di distanza il tango argentino fa ballare ancora, e capitolare, la difesa di un Sassuolo che in verità all’Allianz Stadium di Torino, nel posticipo della prima di campionato, di occasioni se l’è create, soprattutto nei primi 45. Vedi fra i minuti 19 e 20 quando Defrel prima non trova il gol per questione di centimetri (Perin la ferma proprio sulla riga) e poi impegna l’estremo difensore ex Genoa dalla distanza. Mister Alessio Dionisi era stato facile profeta nella conferenza pre gara di sabato: chi avrebbe tolto alla Juve? Beh, Di Maria . E proprio il neoacquisto bianconero al 23esimo porta in vantaggio la Juventus con un tiro di contro balzo che ricorda una rete dell’assente Pogba segnata contro il Milan nella stagione 2015/2016, prima di ricambiare l’attestato di stima con un assist, per Vlahovic, al cinquantesimo. A proposito di assenze, se quella del dieci francese era ampiamente annunciata, poteva avere un significato ben differente (in chiave mercato) la panchina di Raspadori, subentrato in realtà ad inizio ripresa nel 4-3-3 neroverde, al posto di un Defrel volenteroso. Ma di assenze si parlerà anche nel dopo partita, in riferimento, ad esempio, a Mert Muldur, uscito malconcio dopo un contrasto al pronti-via con Alex Sandro, quando i bianconeri hanno reclamato un rigore per un presunto fallo che in ogni caso sarebbe cominciato fuori area. Rigore che viene però concesso ai bianconeri dall’arbitro Rapuano al 43esimo, per un presunto (molto presunto) fallo di Ferrari, ammonito nell’occasione, sul 9 della Juve. Dal dischetto Vlahovic porta a due i gol dei bianconeri, mandando in visibilio gli oltre 38mila dell’Allianz (per essere precisi, 38.725 sugli spalti, di cui 76 i sostenitori del Sassuolo). Il primo tempo va in archivio con un giallo all’ex Locatelli per un brutto intervento su Berardi, un arancione a Thorstvedt per manata su Bremer, qualche buono spunto del danese in mezzo e un risultato ormai indirizzato . Partita chiusa al minuto 50, nella ripresa, quando una topica di Ayhan, che ricorda qualcosa di simile già visto nel recente derby perso contro il Modena, regala palla a Di Maria, che appoggio a Vlahovic per il 3-0. Subito dopo: dentro Pinamonti per un buon Kyriakopoulos, esordio anche per Kostic nella Juve. Tempo di concedersi una rabona e anche l’uomo partita Di Maria esce acciaccato per lasciare posto a Miretti. Al 73esimo si accende Pinamonti, ma Perin è bravo a evitare il possibile gol dell’1-3. Dalla nuova punta neroverde e dal danese che ha la maglia neroverde numero 42 i segnali positivi visti in una partita la cui sconfitta era anche preventivabile e che per questo deve preoccupare la squadra di Dionisi solo fino a un certo punto. Ben più preoccupanti sono invece i sei gol incassati tra il Braglia e l’Allianz, che non sono saliti a sette solo per una deviazione della retroguardia neroverde ancora su Vlahovic all’86esimo e una occasione di Solulè in chi usura, a ribadire che il tango argentino al Sassuolo proprio non piace.
IL TABELLINO
Juventus (4-4-2): Perin; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro (16’ s.t. De Sciglio); Cuadrado (16’ s.t. Kostic), Locatelli (31’ s.t. Rovella), Zakaria, McKennie (31’ s.t. Soulè); Di Maria (21’ s.t. Miretti), Vlahovic. All. Aellegri (Pinsoglio, Garofani, Gatti, Rugani, Da Graca, Fagioli)
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Muldur (7’ p.t. Toljan), Ayhan, Ferrari, Rogerio; Frattesi (35’ s.t. Ceide), Henrique, Thorsvedt (35’ s.t. Harroui); Berardi, Defrel (1’ s.t. Raspadori), Kyriakopulos (14’ s.t. Pinamonti). All. Dionisi (Pegolo, Russo, Marchizza, Alvarez, Obiang, Erlic, D’Andrea, Tressoldi)
Arbitro: Rapuano di Rimini (Di Vuolo, Di Gioia, q.u. Giua)
Reti: 26’ s.t. Di Maria, 43’ p.t. (rig.) e 6’ s.t. Vlahovic
Note: ammoniti Thortsvedt, Ferrari, Locatelli, Henrique, spettatori 38725, incasso 2160282 euro. Angoli 3-1 Juventus, rec. 5’ e 4’