Sassuolo per un anno senza il treno ’Gigetto’

L’interruzione durante la costruzione del cavalcavia sulla Pedemontana. In funzione la tratta Modena-Formigine (da raggiungere in bus)

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Si annuncia un anno di disagi tutt’altro che trascurabili per buona parte dei circa 3mila passeggeri – dato prepandemia – che si servono quotidianamente della linea ferroviaria Sassuolo Modena. Parliamo degli utenti che salgono (e scendono) a Sassuolo, che verranno di fatto tagliati fuori, per un anno, dalla rete ferroviaria.

Fer e la Regione hanno infatti comunicato la chiusura della linea ferroviaria, dal 13 giugno 2022 al 10 giugno 2023, imposta all’infrastruttura ferroviaria dalla realizzazione del cavalcavia che eliminerà il passaggio a livello sulla Pedemontana. Durante l’interruzione i treni continueranno a funzionare nella tratta Modena-Formigine, mentre tra Formigine e Sassuolo il servizio verrà effettuato con bus sostitutivi. Significa un allungamento dei tempi di percorrenza, tra Modena e Sassuolo, di quasi il doppio, e la circostanza non sfugge a Federconsumatori, che ha richiesto un incontro urgente a Fer, Regione Emilia-Romagna e Trenitalia Tper per approfondire il progetto nel dettaglio (come fatto anche dal sindaco Menani), soprattutto in riferimento al servizio sostitutivo proposto. "Registriamo – dice il responsabile regionale del settore trasporto dell’associazione Giuseppe Poli – come questa prolungata interruzione avrà ricadute pesanti sull’utenza, con l’utilizzo di servizi sostitutivi più lenti del treno e cambi di mezzo che potrebbero indurre parte dell’utenza all’utilizzo di autovetture. Un anno di interruzione è un tempo lunghissimo, e viene da chiedersi cosa accadrà quando saranno interessati da lavori anche altri passaggi a livello". Poli, ex ferroviere, auspica piuttosto un rilancio dell’intera tratta, ma è critico nei confronti di una soluzione che "peserà sulla qualità del servizio e fa pensare più ad una futura dismissione della linea che non ad un suo potenziamento". Vedremo: di sicuro l’opera risolverà le criticità (notevoli) che insistono da sempre su uno dei nodi viari più caldi della viabilità sassolese, e non v’è dubbio che un domani Sassuolo – che a suo tempo approvò il protocollo che da’ il via all’operazione, realizzata e finanziata da Fer – trarrà benefici importanti. Ma per un anno, raggiungere Modena in treno non sarà semplicissimo.

"È un disagio notevole – conviene il sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – e solo parzialmente mitigato dai bus sostitutivi, di cui ho appreso dalla stampa senza essere stato interpellato, ma necessario per risolvere uno dei problemi più cronici della nostra viabilità. Con il cavalcavia, infatti, finalmente potremo dire addio alle lunghe code di auto e tir che creano disagi enormi e allo stesso tempo inquinamento. Ci auguriamo che i lavori procedano velocemente e faremo di tutto affinché non solo le tempistiche siano rispettate ma, anzi, anticipate".

Stefano Fogliani