Sbranata dai cani a Sassuolo. "Mia madre non si allontanava da sola, badante sconvolta"

Parla il figlio della vittima: "Bisognava sempre convincerla a uscire, non aveva voglia". Il Codacons: "Patentino per le razze pericolose"

A sinistra, la donna morta sbranata dai cani a Sassuolo

A sinistra, la donna morta sbranata dai cani a Sassuolo

Sassuolo (Modena), 14 ottobre 2021 - "Non era mai uscita da sola , non riesco ancora a rendermi conto di quello che è successo". Roberto Neri, il figlio di Carmen Gorzanelli sbranata a morte (foto), ieri mattina faceva la spola tra la sua abitazione in via Marco Polo (poco distante dalla villetta dove è avvenuta la tragedia) e quella della madre in viale Cristoforo Colombo. Una giornata terribile dopo una notte trascorsa nella disperazione. Difficile comprendere dove volesse andare la donna vagando a poche decine di metri da casa: c’è chi fa notare la somiglianza tra il cancello dell’edificio dove è avvenuta la tragedia e quello del cortile del suo palazzo. L’anziana donna potrebbe essersi confusa. Neri adesso è in pensione, prima lavorava al Depuratore. Carmen Gorzanelli aveva due figli, oltre a Roberta anche la sorella che abita nel Reggiano.

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Il figlio Roberto Neri
Il figlio Roberto Neri

Signor Roberto, è la prima volta che sua mamma usciva di casa da sola? "Assolutamente sì, non era mai successo prima, non usciva mai da sola, è stata una cosa inspiegabile. Aveva da qualche anno qualche problema di disorientamento, ma non si era mai allontanata. Anche quando dovevano andare al giardino pubblico assieme alla badante bisognava sempre convincerla a uscire, non aveva voglia. Era spesso sul divano, a guardare la tv. Martedì sera invece ha eluso la sorveglianza e se ne è andata, è assurdo".

Cosa dice la donna che l’accudiva? "È sconvolta, stanotte nessuno di noi ha dormito. Non sappiamo ancora bene come possa essere successo. Forse era andata in bagno un attimo, e mia madre è sfuggita al controllo. Adesso sono confuso, quando purtroppo riuscirò a metabolizzare la cosa sarà ancora peggio. Tra l’altro veniamo da un altro grave lutto, una settimana fa se ne è andata per una malattia la madre di mia moglie. È un periodo terribile".

Martedì sera ha saputo dalla polizia quello che era successo a sua mamma. "Effettivamente a quell’ora non la stavo cercando, mi sono reso conto di tutto dopo che la polizia ha suonato alla nostra abitazione. Mi hanno chiesto se fossi il figlio di Carmen e se lei abitasse in via Cristoforo Colombo. Ho risposto di sì e allora mi hanno chiesto di controllare se fosse regolarmente in casa. Al che ho detto: ’Sì, è a letto’. Ma loro mi hanno continuato a chiedere di controllare e allora ho chiamato la badante per chiederle di verificare, perché gli agenti insistevano. Quando ha visto che non c’era, non ha più parlato, è rimasta sconvolta".

Ha aperto da sola la porta ed è uscita. "Non solo. Da un po’ di tempo siccome aveva paura dei ladri avevamo fatto mettere una sbarra dietro la porta, dall’interno. E lei l’ha spostata". Intanto sulla vicenda si è aperto un pubblico dibattito. Il vicepresidente regionale del Codacons Fabio Galli osserva: "È universalmente riconosciuto che esistono razze che per le loro caratteristiche (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura". Per tale motivo, è la sollecitazione dell’associazione dei consumatori, "chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi".