Sbranata dai cani a Sassuolo, i proprietari: "Non vogliamo più tenerli"

I padroni dei due Amstaff dopo la morte della donna di 89 anni: "Siamo distrutti, andremo al funerale". Gli animali portati al canile

I due Amstaff che hanno ucciso l'89enne a Sassuolo

I due Amstaff che hanno ucciso l'89enne a Sassuolo

Sassuolo, 15 ottobre 2021 - "Vorremmo essere presenti ai funerali della signora, chiederemo ai figli se possiamo partecipare". Se a pochi metri più in là si piange la tragedia dell’orribile morte di Carmen Gorzanelli sbranata dai cani, sono ore e giorni drammatici anche per la famiglia che abita nella villetta di via Marco Polo dove martedì sera tutto è accaduto. La proprietaria dell’abitazione (non ne riveliamo il nome per tutelare i minori) in lacrime ha espresso condoglianze ai parenti della vittima e ora chiede "il permesso" di essere presente ai funerali della 89enne: "Ieri abbiamo inviato un telegramma ed è nostra intenzione incontrare la famiglia della signora per partecipare, se loro non hanno nulla in contrario, al funerale. Spero che i familiari della vittima possano comprendere il nostro stato d’animo, siamo sconvolti". Una richiesta accolta a stretto giro dal figlio di Carmen, Roberto Neri: "Ci siamo parlati. Non ho nulla in contrario che loro ci siano, non ritengo la famiglia colpevole di quanto accaduto. Poi sarà la magistratura a stabilire eventuali responsabilità legali".

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Tornando alla proprietaria della villetta, sarà dura anche per i 4 figli superare questo momento: la ragazzina di quasi 13 anni – che ha assistito alla scena di Carmen Gorzanelli aggredita dai due Amstaff dopo che si era introdotta per errore nel cancello – è ancora sotto choc: "Non vuole uscire di casa, non riesce ad andare a scuola e io stavo cercando la coordinatrice per provare a fissare un incontro con la psicologa". Ed evidentemente qualcosa si è rotto anche nel rapporto tra i due cani e la famiglia: "Abbiamo chiesto all’Ausl di venire a ritirare i cani perché non riusciamo più a guardarli. Non sono cani cattivi o predisposti all’aggressione, ma non ce la sentiamo più di tenerli". Si tratta di due Amstaff di un anno, la famiglia li ha acquistati che erano cuccioli: "Loro si avvicinano per essere accarezzati, ma io proprio non ce la faccio. E’ meglio che le nostre strade si separino". I due cani ora si trovano nel canile di Magreta.

In queste ore era stato anche valutato dagli inquirenti l’eventuale sequestro dei due animali con il conseguente affidamento al canile. Ma, alla fine, si è preferito al momento lasciarli alla famiglia considerando che non ci sono denunce per altri episodi. Resteranno nei nastri delle telecamere quei secondi terribili che hanno segnato la fine dell’89enne e su cui è in corso un’indagine per omicidio colposo: da quello che si vede una volta entrata nel cancello i due Amstaff al cospetto della signora sarebbero rimasti immobili e, in un primo momento, si sarebbero solo avvicinati alla donna. Soltanto all’arrivo in cortile dell’adolescente, che avrebbe invitato la signora a uscire, i due animali le si sarebbero avventati contro, probabilmente ravvisando un pericolo per la loro padroncina.

Intanto tra famiglia e vicini non si capacitano ancora di quanto accaduto martedì sera a Carmen: la badante preferisce non commentare. Il sospetto è che la signora Gorzanelli abbia sbagliato cancello. L’ingresso della villetta di via Marco Polo dove è avvenuta la tragedia è uguale al cortile della sua abitazione di via Cristoforo Colombo, praticamente adiacente.

"Carmen – raccontano – non sarebbe mai uscita di casa da sola. Anche quando la badante andare a fare la spesa, lei rimaneva in casa senza problemi. Ogni volta che bisognava accompagnarla al parco, bisognava convincerla più volte". Martedì sera invece è successo l’impensabile: l’89enne ha eluso la sorveglianza della donna che l’accudiva ed è uscita in strada, mentre badante e parenti la credevano a letto.

"Soprattutto è sconvolgente che sia uscita in pigiama con i bigodini in testa, lei che ci teneva a presentarsi in pubblico sempre in ordine. E poi addirittura di sera al buio, che lei temeva tantissimo. Non voleva fare le gallerie perché non ne vedeva la fine".