Sbriciolato il tetto in amianto dell’aeroclub: "Frammenti nei campi, bonifica urgente"

Il sindaco Bellelli illustra le conseguenze della tromba d’aria: "Tre case danneggiate, due inagibili. Famiglie accolte in albergo"

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di Maria Silvia Cabri

Emergenza nell’emergenza: prende il nome di eternit, il materiale da cui erano ricoperti i tetti delle strutture dell’Aeroclub che si trova a Fossoli, scoperchiati dal violentissimo tornado che domenica alle 17 ha colpito l’aeroporto e una parte della frazione. La furia del vento ha sparso un po’ ovunque i detriti di amianto frammentato, in tutte le aree circostanti la struttura. Ora l’urgenza è il recupero e lo smaltimento degli stessi. A darne notizia è stato ieri lo stesso sindaco Alberto Bellelli: "Abbiamo contattato Arpae per effettuare un sopralluogo insieme all’ufficio ambiente dell’Ausl. Il tema è legato appunto allo sradicamento di alcuni tetti in eternit che di per sé erano integri e non pericolosi, ma che con l’esplosione del tornado si sono frammentati in tanti pezzi caduti sui campi, o nelle aree cortilive. Il tema ora è quello della tutela della salute e della sicurezza delle persone. Per questo molto probabilmente emanerò un’ordinanza contingibile e urgente coinvolgendo Aimag al fine del recupero dei detriti diffusi nella zona. Inoltre, anche dopo l’ordinanza, abbiamo chiesto ad Aimag di effettuare ritiri straordinari e gratuiti di rifiuti dovuti ai detriti, per evitare che si accumulino". A livello di abitazioni sono tre quelle che sono state interessate dalla tromba d’aria: di queste due sono state dichiarate inagibili e ieri notte cinque persone sono state accolte in un albergo grazie al sistema di Protezione Civile. "In queste ore i tecnici comunali sono impegnati in ulteriori sopralluoghi, in particolate su situazioni di tipo produttivo- industriale, capannoni e ricoveri attrezzi, investiti dal percorso della tromba d’aria. Ci risultano tre luoghi produttivi seriamente danneggiati in aggiunta all’aeroporto (un marmista, un deposito agricolo, un deposito mezzi). Questo dato dà l’idea di quanto il tornado sia stato quasi ‘chirurgico’ nel suo passaggio: alcune aree devastate, altre aree non sono state minimamente toccate".

In tema di conta dei danni, "stiamo cercando di capire con la Regione quali siano le strade da percorrere per sottolineare al Governo la necessità di strumenti che possano accompagnare i privati e anche la parte pubblica colpita dall’evento. Si valuta di muoversi di concerto con la Lombardia, parimenti toccata da questi fenomeni nella giornata di domenica". All’Aeroclub, nel frattempo, stanno giungendo molti attestati di solidarietà: "Oggi (ieri per chi legge, ndr) – racconta il presidente Franco Cavazza - è arrivato il presidente dell’Aeroclub d’Italia, Giuseppe Leoni: ci ha espresso la sua vicinanza e sono tantissimi gli AeroClub che si stanno offrendo per darci una mano, sia a livello materiale che economico. Grazie al lavoro di tanti volontari siamo almeno riusciti a mettere in sicurezza la pista perché sabato cinque allievi dovranno affrontare la prova scritta e pratica per l’attestato VDS".