Scatta l’allerta rossa "Argini e aree golenali sorvegliati speciali" Ponti verso la chiusura

Protezione civile schierata, avvisati i residenti della Fossalta. In due giorni cadranno 150 millimetri d’acqua, l’assessore regionale:. "Limitate gli spostamenti, chi può ricorra allo smart working". .

Scatta l’allerta rossa  "Argini e aree golenali  sorvegliati speciali"  Ponti verso la chiusura

Scatta l’allerta rossa "Argini e aree golenali sorvegliati speciali" Ponti verso la chiusura

di Valentina Beltrame

E’ scattata anche in provincia di Modena l’allerta rossa per criticità idraulica diramata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile: dalla mezzanotte a Modena è stato attivato il monitoraggio notturno del nodo idraulico, ma senza prevedere almeno fino a questa mattina la chiusura di ponti e scuole. Il livello dei fiumi Secchia e Panaro, infatti, si prevede che rimanga al di sotto dei livelli precauzionali fino alla mattina di oggi, ma l’evoluzione del fenomeno verrà seguita con attenzione dai tecnici di Aipo e della Protezione civile della Sala operativa unica integrata di Marzaglia almeno fino a domani. Al lavoro anche i tecnici comunali e i volontari della Protezione civile. Nel pomeriggio, dopo l’incontro del Ccs, il Centro coordinamento soccorsi convocato dalla Prefettura, si è riunito anche il Coc, il Centro operativo comunale, definendo la programmazione delle attività sulla base dell’andamento del fenomeno. Eventuali decisioni su viabilità e chiusura di istituti scolastici verrà assunta nella giornata di oggi. "Si raccomanda comunque la massima attenzione negli spostamenti", fa sapere il comune. Dalle prime ore della giornata di oggi, infatti, si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, più insistenti sui rilievi e nella fascia pedecollinare, con possibilità di piene dei corsi d’acqua, con interessamento delle zone golenali e degli argini. Preoccupazione per le solite zone, come la Fossalta o San Matteo. "I residenti sono stati avvisati". Possibili significativi innalzamenti dei livelli idrometrici anche sul reticolo idrografico minore. Per quanto riguarda la città e la pianura in generale, l’allerta è più che altro precauzionale mentre è marcato il rischio allagamenti e frane nel nostro Appennino, in Romagna e nel Bolognese. Secondo i tecnici regionali, siamo di fronte ad una situazione nella quale si sommano due rischi: quello idraulico e quello idrogeologico. È previsto un accumulo fino a 100 millimetri di pioggia sui rilievi romagnoli; interessati anche l’Appennino nella fascia collinare nella zona bolognese e modenese, con valori tra i 60 e i 70 millimetri d’acqua in media areale. Le precipitazioni continueranno fino a domani. Nell’intero arco delle 48 ore è previsto l’accumulo medio complessivo di circa 150 millimetri di pioggia. Livelli prossimi alla soglia 3 sono attesi anche sui fiumi nella pianura modenese.

"Sono previste situazione di criticità per le zone rese già fragili per dalle precedenti frane e allagamenti", precisa ancora la Regione. Ieri mattina c’è stato un incontro con l’Unità di crisi nazionale a cui ha partecipato anche la prefettura di Modena.

Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, ha spiegato: "Abbiamo molte fragilità sul nostro territorio, con una pioggia che non ci abbandona ormai da dieci giorni. Questo non vuole essere un procurato allarme, ma un invito ad essere attenti. Ognuno deve essere responsabile e fare la propria parte. Abbiamo consigliato la chiusura delle scuole, soprattutto in montagna. Sconsigliamo gite in entrata e in uscita dalle zone di allerta rossa. Allo stesso modo, abbiamo consigliato di chiudere, in via cautelativa, strade e ponti nei pressi di fiumi e zone a rischio idrogeologico". L’invito a tutta la popolazione è di muoversi poco; non andare negli scantinati ma restare ai piani superiori; non spostare le automobili dopo che la pioggia ha iniziato a cadere. Il consiglio è di ricorrere allo smartworking, dove possibile. Sono già attivate anche le colonne mobili della Protezione civile che saranno dislocate al Cup di Marzaglia, al Cup di Forlì, al magazzino della Protezione civile di Calderara di Reno (Bologna) e a Faenza (Ravenna). In arrivo anche funzionari dalla Regione Toscana e dalla Calabria.