Modena, 16 settembre 2024 – "Ciao Modena! grazie ai volontari che tengono in piedi le nostre feste. Senza di loro non saremmo niente". La segretaria nazionale Elly Schlein ha abbracciato ieri sera l’ex sindaco Gian Carlo Muzzarelli schierato in prima fila assieme agli altri candidati alle Regionali e allo stato maggiore del partito: il segretario provinciale Stefano Vaccari, il sottosegretario Davide Baruffi, il capo di gabinetto del sindaco Roberto Solomita. Qualcuno tra i militanti che affollano l’arena Matteotti della Festa dell’Unità issa un cartello con su scritto ’No Renzi’. Ma lei diplomaticamente finge di non vederlo.
Passaggio in rassegna delle cucine come da rituale: "Quella caraffa di vino rosso è molto invitante, ma non vorrei straparlare stasera...", scherza la leader Dem al ristorante ’Falò’: "Un sorso non ti farà niente di male", la inducono in tentazione i volontari. E allora bicchiere di Lambrusco è stato: "Davvero buono!".
Tuttavia le Regionali incombono: "Siamo contenti della campagna elettorale che sta conducendo il nostro candidato Michele de Pascale, ha dimostrato di essere un bravissimo amministratore, a Ravenna ha saputo guidare una squadra fatta di forze civiche e politiche anche diverse tra loro ma unite per affrontare prima la pandemia, poi l’alluvione. Crediamo che possa innovare nel solco del buon governo della giunta guidata da Stefano Bonaccini a cui siamo stati abituati in questi anni: capire dove si può fare meglio e riuscire ad aggiornare sempre le risposte perché i bisogni dei cittadini stanno cambiando e devono cambiare anche le risposte che diamo ai cittadini". L’Emilia Romagna, ha sottolineato la segretaria nazionale, "non si siede sui risultati ottenuti, ma si chiede in continuazione cosa si può fare di più. Può partire un messaggio forte da questa campagna elettorale".
Schlein ha puntato l’indice contro "lo smantellamento della sanità da parte di questo governo che vuol costruire una sanità a misura del portafoglio della gente. Per colpire la sanità pubblica non occorre un delibera o una decisione, è sufficiente chiudere i rubinetti delle risorse, come sta facendo il governo Meloni".
Di stretta attualità il nodo della scuola: "La dispersione, gli abbandoni aumentano: occorre supportare le famiglie nell’acquisto dei libri di testo, che arrivano a costare 500 euro, pagare di più gli insegnanti", mentre sulla cittadinanza scandisce: "La destra vuole ridurre gli ’stranieri nelle classi’, ma i bambini e bambine che studiano sono italiani e domani entreranno nel mercato del lavoro come gli altri".