Schlein o Bonaccini? Circoli Pd in fermento Muzzarelli: "Il congresso è già cominciato"

Viaggio tra le sezioni del territorio dopo la sconfitta elettorale. I segretari: "Usare poche parole, ma chiare. Diritti sociali la priorità"

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di Gianpaolo Annese

’Sia il vostro parlare sì sì, no no, il di più viene dal maligno’ dice il Vangelo e anche la coordinatrice della sezione di Carpi Daniela De Pietri: "Al futuro Pd servono tre parole chiare: vogliamo o no il reddito di cittadinanza? Vogliamo o no lo Ius Scholae? L’Europa? Una volta deciso bisogna essere netti e tutti devono spendersi per quella causa. Stop alle mezze battaglie e ai ‘sì, ma…’. La sconfitta deve insegnarci a essere più coerenti e anche un pizzico più ‘egoisti’: basta ostinarci a credere che possiamo salvare il mondo quando il mondo non vuole essere salvato".

Corre il dibattito e l’interpretazione di quanto accaduto tra i circoli modenesi. Tanto che lo stesso sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli (nella foto al centro) – riferendosi alle parole del primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore, che ha sostenuto che sarebbe meglio rinviare il congresso Pd e ascoltare piuttosto i delusi – non ha dubbi: "Il congresso è già avviato, pensiamo piuttosto a come farlo affinché sia davvero utile. Ora è fondamentale, come chiedono da tempo i sindaci progressisti, che in questo percorso sia centrale il contributo dei sindaci, ma non possiamo limitarci a quel tipo di esperienza, purtroppo spesso non valorizzata. Dobbiamo coinvolgere i protagonisti del mondo del lavoro, con chi fa i conti tutti i giorni che le difficoltà delle piccole imprese e del commercio, chi può rappresentare le esigenze del sociale e del Terzo settore, la scuola, i giovani". Quello dei sindaci è la base di (ripartenza) che in diversi evocano. Anche per Abele Capponcelli, segretario di Sant’Agnese per esempio la strada è attingere "al serbatoio di competenze e intelligenze che questo partito ha in molti amministratori locali: dai flussi di dati si evince che siamo attrattivi per lo più tra i pensionati e una parte dei giovani, operai e ceto medio si stanno rivolgendo altrove: ecco dobbiamo tornare sul territorio e riattivare la possibilità di recupero". Il nuovo leader? "Bonaccini lo conosco e sta lavorando benissimo alla Regione, ma io preferirei Elly Schlein: l’ho sentita in piazza Matteotti, l’ho trovata molto chiara nel suo posizionamento sui diritti civili e sociali". E d’altra parte, chiosa Claudio Lolli che guida il circolo Buon Pastore, "occorre una riflessione sulla proposta politica avanzata dal Pd spesso declinata più sui diritti alla persona che su quelli sociali. E questo in un momento di grande difficoltà economica di cittadini e imprese. Più che una nuova identità credo sia necessario un ritorno a quella originaria del partito democratico, che forse si è un po’ persa in questi 15 anni".

Una rifondazione che, come sottolinea la segretaria cittadina Federica Venturelli, troverebbe in Modena città uno dei centri propulsori: "Qui il partito ha confermato la sua forza nel risultato elettorale, ci mettiamo a disposizione per aiutare a costruire un progetto forte per il Paese. Un risultato, il nostro, frutto del lavoro incessante di centinaia di militanti, volontari e amministratori che purtroppo non è riuscito a compensare i risultati complessivi del collegio". Segue invito: "Si vince insieme e si perde insieme. Non si utilizzi questa sconfitta nazionale per delle rese dei conti".

E tuttavia se Modena città trova motivo di consolazione nell’essere rimasto primo partito, nel distretto ceramico si guarda Fratelli d’Italia dal basso verso l’alto. Il segretario locale Dem Lorenzo Ravazzini auspica una ricostruzione del partito attraverso la guida di Bonaccini: "Abbiamo davanti una vera traversata del deserto su tutti i temi cruciali della sinistra: lavoro, diritti, ambiente, casa, istruzione. Penso che Bonaccini sia un ottimo leader, lo dimostra con i fatti tutti i giorni in Regione: a livello nazionale il lavoro da fare è tanto e l’eredità lasciata dal centrosinistra dopo il voto è un cumulo di macerie. Se sceglierà di scendere in campo, sicuramente troverà in tutto il distretto ceramico un territorio pronto e desideroso di dare un contributo".