Sci, 250 studenti inglesi a Fanano L’hotel progetta un corso sui tortellini

L’albergo Firenze è in contatto col Provveditorato oltre Manica e punta a offrire anche visite ai musei "Ma i tour operator chiedono 100 km di piste, la via più semplice è una seggovia Pian Cavallaro-Fiumalbo".

Sci, 250 studenti inglesi a Fanano  L’hotel progetta un corso sui tortellini

Sci, 250 studenti inglesi a Fanano L’hotel progetta un corso sui tortellini

Ben 250 studenti inglesi hanno scelto Fanano per trascorrere settimane bianche sulle piste del Cimone. Hanno alloggiato all’Hotel Firenze e, oltre agli sci, si sono goduti il Palaghiaccio. "Il prossimo anno saranno 600" anticipa Matteo Baisi, del Firenze, che nel cassetto ha un progetto. "Già prima del Covid arrivò un centinaio di studenti inglese, ora siamo a 250, con prospettive interessanti per i prossimi anni. Ho proposto al Provveditorato agli studi inglese un pacchetto che è piaciuto. Oltre allo sci, visite al Museo Ferrari per le scuole tecniche, al Pavarotti e un’escursione a Firenze per quelle artistiche, mentre per le alberghiere faremmo noi in hotel un corso per imparare a fare i tortellini, i tortelloni e le lasagne. Cose che le Alpi non possono offrire; da Fanano, in poco tempo, si possono raggiungere Modena, Firenze e Bologna. Non possiamo pensare di lottare contro le Alpi sulla neve". I tour operator inglesi, però, chiedono 100 chilometri di piste (il comprensorio del Cimone ne ha 50) per poterci portare molti sciatori, e Matteo Baisi lancia un’idea. "Quella – dice – di collegare l’Abetone al Cimone, non con il progetto faraonico da 35 milioni che non è realizzabile, bensì, collegando Pian Cavallaro a Fiumalbo con una seggiovia. Sarebbe fattibile in poco tempo e con un costo di 4 milioni di euro, utilizzabile anche d’estate. Da Fiumalbo, in 4,5 chilometri, 5 minuti di skibus, si arriva al Pulicchio, da dove si parte per l’Abetone. Quest’anno abbiamo offerto ai ragazzi uno skipass Cimone – Corno alle Scale, ma il trasferimento al Corno richiede quasi un’ora di tempo".

Walter Bellisi