Sciopero alla Riese: "Chiarezza sul nostro futuro"

Quaranta dipendenti davanti ai cancelli: "La proprietà è sparita"

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"Chiarezza sul nostro futuro". Questo l’appello della quarantina di dipendenti, in maggioranza donne, della Manifattura Riese di Carpi, legata da anni al marchio ‘Navigare’, che ieri mattina ha partecipato allo sciopero-presidio davanti cancelli dello stabilimento di Carpi. "La situazione è seria – spiega Stefania Severi, Rsu e da 29 anni dipendente –. La direzione aziendale (cinque anni fa è subentrato socio di maggioranza c’è un Fondo societario d’investimento di Milano) non ci fornisce risposte. Venti di noi sono a casa in cassa integrazione a zero ore da circa un anno e non ci è mai stata concessa la rotazione".

"Sono insistenti le voci di una cessione dell’azienda – prosegue Sergio Greco della Filctem-Cgil – ma non si riesce a parlare con la proprietà". "Lo scorso venerdì – prosegue Severi – dovevamo avere un incontro con l’amministratore delegato, giovedì sera ci è stato comunicato che non ci sarebbe stato". Sono 80 i dipendenti della Manifattura, di cui 46 impiegati dello stabilimento di Carpi, gli altri suddivisi fra i vari negozi e outlet a marchio Navigare. Ieri mattina al presidio era presente anche la vice sindaco Stefania Gasparini. Il prossimo 10 maggio il sindaco Bellelli riceverà una delegazione di lavoratori.

Maria Silvia Cabri