Sciopero per la finanziaria Ma i sindacati si dividono

Cgil e Uil in piazza: "Misure inique". La Cisl: "Si rischiano divisioni sul luogo di lavoro"

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di Paolo Tomassone

La manovra economica del governo Meloni attualmente in discussione alle Camere non convince i sindacati. E anche se la Cisl non seguirà Cgil e Uil nella manifestazione e nello sciopero indetto per venerdì, tuttavia conferma un giudizio critico e ampiamente negativo. "Questa è una manovra che non risponde alle esigenze delle persone e delle famiglie, con un’inflazione impazzita e il costo della vita che continua a correre e l’aumento delle accise sui carburanti: siamo molto preoccupati", dice il segretario della Cgil di Modena, Daniele Dieci, ricordando i dati che affliggono il nostro territorio. Dal 2016 a oggi il reddito medio di un lavoratore è calato di circa mille euro; in provincia si contavano circa duemila percettori di reddito di cittadinanza ai quali, come è stato annunciato dal premier, verrà presto tolto; il 70% dei contratti lavorativi che vengono stipulati è da ‘precario’ e a scadenza.

A questo va aggiunto il divario di genere che continua a penalizzare le donne che guadagnano in media il 25% in meno degli uomini. In corteo e davanti alla prefettura di Reggio Emilia venerdì mattina i due sindacati torneranno a ribadire le proprie ragioni, in un messaggio chiaro rivolto alla politica. "La reintroduzione dei voucher è un errore madornale perché reintroduce solo il precariato – continua Dieci –, così come è un errore non insistere nella tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche per redistribuire le ricchezze che in questi mesi hanno accumulato. Sbagliano a non introdurre un sistema per superare la riforma Fornero sulle pensioni".

La Uil si aspetta una grande adesione allo sciopero di otto ore e spera di portare in piazza migliaia di persone. "Da mesi i sindacati hanno presentato una piattaforma e ora vogliamo delle risposte – spiega il coordinatore Uil Modena e Reggio Emilia, Luigi Tollari –. Il governo si è detto disponibile a darci dei tavoli di confronto, ma con quelli non si mangia. Noi vogliamo delle risposte concrete sulle pensioni, sui giovani, sul precariato e sull’evasione fiscale che sta assumendo dimensioni preoccupanti. Dovrebbero prendere ai ricchi per darlo ai poveri, invece finora stanno facendo il contrario".

Un giudizio non del tutto positivo alla legge di bilancio arriva anche dalla Cisl che però ha scelto di non scioperare: "In questa fase non è lo strumento giusto, perché si scaricano sacrifici economici sulle spalle dei lavoratori e si rischia di creare divisioni nei luoghi di lavoro" come ricorda la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale, Rosamaria Papaleo. Per migliorare la manovra economica e contrattare le riforme in base all’agenda sociale elaborata dalla Cisl nazionale, 25 delegati cislini di Modena e Reggio Emilia partecipano oggi a Roma all’assemblea nazionale dei delegati e pensionati della Cisl. "Il sindacato non è diviso, ma plurale – garantisce Papaleo – Sulla manovra economica del governo il nostro è un giudizio articolato, diverso da quello di Cgil e Uil. Per questo abbiamo scelto un altro percorso per cercare di modificarla in meglio. Ciò non toglie che con gli amici di Cgil e Uil abbiamo un comune sentire sui grandi obiettivi strategici".