
Roberta Carassai, mamma di Alessandro Venturelli scomparso il 5 dicembre del 2020
"No all’archiviazione, e se fosse tuo figlio?". Un tam tam sui social con video, foto, appelli che partono da Milano, Roma, Napoli e da diverse altre città italiane. Cittadini con cartelli in mano negli ospedali, nei parchi, nelle strade o con alle spalle il mare. Il messaggio è uno soltanto: ’Alle, non smetteremo mai di cercarti’.
In vista della prossima udienza di opposizione all’archiviazione del ‘Caso Venturelli’, il giovane scomparso in circostanze misteriose da Sassuolo il 5 dicembre 2020 mezza Italia si mobilita per chiedere che non si smetta di cercare Alessandro. Sui social è partita la mobilitazione, ‘capitanata’ dalla mamma coraggio, Roberta Carassai che – in vista dell’udienza del prossimo otto luglio – ricorda a tutti, cittadini e istituzioni come un figlio non possa essere archiviato e, soprattutto, invita a riflettere. "Se fosse tuo figlio, smetteresti di cercarlo? ", interroga.
La procura di Modena ha chiesto una nuova archiviazione dopo che il giudice Clò, ad ottobre dello scorso anno aveva concesso una proroga alle indagini, delegate alla squadra mobile di Modena e che prevedevano accertamenti anche fuori ‘confine’. Erano stati numerosi, infatti, gli avvistamenti di Alle a Bucarest. Roberta Carassai si era recata nel consolato italiano di Bucarest insieme a Marc Di Maggio, tra i fondatori dell’associazione Nostos e cercatore di persone scomparse americano, che aveva deciso di aiutare la famiglia Venturelli.
Secondo la procura, però, non vi sarebbero elementi ‘nuovi’ che possano giustificare il proseguo delle indagini ma la famiglia, attraverso il proprio legale, si è nuovamente opposta all’archiviazione ed ora si attende la decisione del giudice. Il fascicolo era stato aperto per sequestro di persona contro ignoti: la mobile, diretta da Mario Paternoster aveva depositato nuove segnalazioni all’epoca dei fatti ma, successivamente, le segnalazioni, i presunti avvistamenti erano arrivati anche da diverse parti di Italia, soprattutto dalle Marche. Nel frattempo Alessandro è diventato un po’ il figlio di tutti gli italiani ed ora a gran voce tantissimi, sui social, con tanto di cartelli in mano chiedono che il caso non venga archiviato.
Valentina Reggiani