Scritte no vax sugli edifici pubblici a Modena: due denunciati

I due sono stati denuciati per i reati di deturpamento e imbrattamento in concorso e diffamazione aggravata

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Modena, 21 settembre 2022 - Hanno firmato il loro ultimo e grave imbrattamento su un edificio pubblico. I poliziotti della Digos di Modena, dopo una delitata attività di indagine coordinata dalla procura hanno identificato due vandali no vax accusati di aver imbrattato diversi edifici pubblici della nostra provincia.

All'alba di ieri, infatti, a distanza di poche ore dall'ennesimo deturpamento ed imbrattamento delle facciate del centro servizi dell'ospedale di Baggiovara impiegato come centro vaccinale, la Digos ha eseguito, con l'aiuto dei colleghi della polizia postale due decreti di perquisizione emessi nei confronti di un modenese di 47 anni e di una 51enne residente nel comune di Argelato (Bologna).

I due sono stati denuciati per i reati di deturpamento e imbrattamento in concorso e diffamazione aggravata in relazione al deturpamento ed imbrattamento della sede dell' Ausl di via del Cantone, avvenuto lo scorso 13 luglio. In quell'occasione, infatti, furono tracciate con vernice spray sulla facciata dell'edificio le seguenti scritte di grandi dimensioni: "i vax uccidono", scienza ben vista è truffa nazista", "vivi', "libertà", "diritti", "i vax uccidono", "vaiolo e altre pandemie solo criminali bugie", "è da assassini tacere dei danni da vaccini'.

L'indagine è stata avviata nel più ampio contesto degli accertamenti volti ad identificare gli autori dei danneggiamenti mediante imbrattamento di sedi sindacali e istituzionali avvenuti nei mesi scorsi ai danni della sede della Cgil, 5 maggio, della sede della CGIL a Mirandola il 2 giugno e di quelle della Uil, 17 giugno, Agenzia delle Entrate e del Centro per l'impiego a Modena il 3 agosto e dell'INAIL lo scorso 23 agosto. Nelle abitazioni degli indagati sono stati trovati, tra le altre cose, capi di abbigliamento con evidenti tracce di vernice rossa; smartphone contenente immagini fotografiche ritraenti l'imbrattamento del centro servizi dell'ospedale di Baggiovara scattate in data ed ora pienamente compatibili con la commissione del reato; tappi di bombolette spray di vernice di colore rosso; striscione con scritte no-vax di 5 metri: numerosi adesivi con simbolo del gruppo ViVi; tre radio ricetrasmittenti con auricolare e microfono e numerosi altri dispositivi informatici. Le indagini si sono svolte mediante la meticolosa analisi dei tabulati telefonici degli indagati che hanno permesso di localizzarli in luoghi ed orari (per lo più notturni) pienamente compatibili con la commissione dei reati.