Modena: scuola in crisi, scoperta una cattedra su due

Allarme Cisl: "Precariato e stipendi bassi allontanano i docenti". Preoccupa anche il sostegno ai disabili: assegnati solo 4 posti su 100

La segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale, Antonietta Cozzo

La segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale, Antonietta Cozzo

Modena, 4 agosto 2022 - Non è una novità, perché ogni anno si ripete la stessa situazione. A poco più di un mese dal suono della campanella, solo il 44% delle cattedre vacanti è stato coperto con l’assegnazione di docenti. Il dato più preoccupante per la nostra provincia riguarda il sostegno a studenti portatori di disabilità o certificati: al momento è stato coperto solo il 4% delle posizioni ancora vuote. "Siamo alle solite" dice la segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale, Antonietta Cozzo, preoccupata per la situazione che si è tornata a verificare alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico, il quarto da quando è scoppiata l’emergenza Covid. "Purtroppo ci troviamo, come ogni anno, ad avere un contingente alto di disponibilità che il ministero dell’Istruzione mette a disposizione per coprire i posti mancanti, ma in realtà la mancanza di graduatorie non permette la copertura di tutti i posti".

Per la precisione , sono 370 a fronte delle 1.351 disponibili le cattedre già assegnate a Modena e provincia. Per i 981 posti ancora vacanti verrà attivata la ‘call veloce’ da oggi fino a lunedì 8 agosto. Può fare richiesta chi è in graduatoria e ha superato concorsi in altre regioni o province. "Si ripropone una procedura già sperimentata due anni fa che non ha dato grandi risultati – spiega Cozzo –. I posti vacanti saranno messi a disposizione di docenti di altre province e altre regioni che non sono riusciti ad avere ruolo sul loro territorio e potrebbero accettare di venire a Modena".

Ma inutile farsi illusioni: è una procedura – secondo Cisl Scuola – già penalizzata in principio per due motivi. Prima di tutto per gli stipendi bassi a insegnanti precari costretti ad allontanarsi di casa e a sostenere spese per vitto e alloggio ben superiori al compenso. Poi per le regole stringenti legate al trasferimento: "il docente del Sud che ottiene la cattedra a Modena può chiedere il trasferimento vicino a casa solo dopo aver lavorato a Modena almeno tre anni. I vincoli sulla mobilità hanno scoraggiato molti docenti a spostarsi". Il problema dei posti vacanti, come dicevamo, riguarda soprattutto il sostegno: a fronte delle 574 cattedre disponibili, ne sono state assegnate appena 28.

Nel dettaglio, nelle scuole dell’infanzia a oggi hanno il titolare dodici cattedre (su 26), nella primaria otto (su 220), nella secondaria di primo grado una (su 177) e nella secondaria di secondo grado sette (su 151). Perciò sono ancora 546 le cattedre da assegnare per il sostegno. Di solito in questo periodo è coperta solo la metà dei posti a disposizione per mancanza di docenti in possesso dei requisiti. Dopo la ‘call veloce’ si passerà all’assegnazione tramite le Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze a incarichi annuali. "Chiamiamo in causa anche l’università che non mette a disposizione abbastanza posti nei corsi di specializzazione. Invece, come ogni anno, la copertura di questi posti è fatta da docenti non specializzati che portano avanti da anni la scuola italiana" conclude Cozzo.