
"Una barbarie con la scritta".
E’ stato lapidario il commento d Mirco Besutti, direttore della fondazione della scuola di musica "Carlo e Guglielmo Andreoli" di via Fermi, presa di mira ieri notte d vandali che hanno imbrattati i muri con effigi di svastiche e scritte inneggianti ad Hamas. Varie croci uncinate disegnate, accompagnate da diciture, alcune offensive dirette alle forze dell’ordine, hanno deturpato il muro color rosso mattone della scuola.
Le iscrizioni sono state fotografate ieri mattina dagli agenti del commissariato di Mirandola. Slogan come "Allah Akbar, Free Palestine, Viva Hamas, fuck police, maiali caramba, comune di Mirandola me…" sono spuntate all’indomani del furto della bandiera israeliana sottratta, l’altra notte, dal pennone antistante il municipio in via Giolitti e prontamente reintegrata martedì mattina. "Da anni conviviamo con la possibilità di passaggio tra gli stabili della a scuola con la possibilità di avere tanta gente e tanti ragazzi che – racconta il direttore della scuola Mirco Besutti - passano di qua e che hanno generato qualche frizione. E’ chiaro che le scritte sono inequivocabili, sono frasi che inneggiano ad Hamas, alla liberazione della Palestina e inneggiano – sottolinea Besutti – a quella strage che è stata perpetrata nei giorni scorsi. Credo che collegare le frasi Hamas, Palestina e la croce uncinata sia un messaggio molto chiaro e di sostegno a quello che ha fatto Hamas con Israele. La problematica comunque va affrontata e condannata senza niente da aggiungere. Condanna, punto. Ringrazio i tecnici del comune e hanno risolto quella che era – ribadisce Besutti - una barbarie con la scritta". Anche il Duomo di Mirandola è finito nottetempo nel mirino dei vandali. Ignoti hanno compilato con vernice blu a caratteri cubitali, sulla facciata laterale della chiesa in via Don Minzoni, la frase "Free Palestina".
Flavio Viani