Scuola, per la mensa ci vogliono 900 euro

In Emilia-Romagna il pasto quotidiano dei figli costa caro: sono in media 5 euro al giorno. Nidi e asili salati, ma le riduzioni sono tante

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Per una famiglia non c’è solo da fare i conti con Irpef, addizionali comunali, Tari e Imu, ma anche con tutta una serie di spese legate ai figli, a partire dalle rette dei nidi e delle mense scolastiche.

Stando all’ultima indagine nazionale di ‘Cittadinanzattiva’ relativa ai pasti, in Emilia Romagna i costi si confermano salati con una media di 105 euro al mese, nell’anno 20192020, per assicurare il pranzo quotidiano al proprio bambino iscritto alla scuola dell’infanzia, che sale e 106 per la primaria (gli importi sono relativi a un nucleo familiare con reddito Isee di 19.900 euro). Nello specifico, la città di Modena si piazza a metà della classifica, con un esborso annuale per la mensa che tocca quota 900 euro, sia per la scuola dell’infanzia che per quella primaria (5 euro il costo medio del pasto al giorno).

Al primo posto Parma con 1.134 euro all’anno per l’asilo e 1.112 euro per le elementari, seguita da Reggio Emilia (1.102 euro in entrambi i casi).

In generale il Nord è l’area geografica con le tariffe più elevate, in media 842 euro per nove mesi di mensa nella scuola primaria, e 841 in quella dell’infanzia; segue il Centro, 724 euro nella primaria e 704 euro nell’infanzia; più contenuti i costi al Sud con 644 euro nella primaria e 632 nell’infanzia.

Per quanto riguarda invece le tariffe d’iscrizione al nido applicate a Modena, tenendo conto delle riduzioni comprese tra il 30 e il 50 per cento ottenute grazie alla manovra regionale, queste vanno suddivise in base al valore Isee delle famiglie. Per il full time, con un Isee inferiore a 5.450 euro la retta mensile è di 50 euro, che può arrivare fino a 327 euro per il nucleo che raggiunge un Isee di 26mila euro. Inoltre, il costo si abbassa di un ulteriore 10% in caso di utenti con disabilità certificata o in via di certificazione.

Per il servizio part time le tariffe calano ulteriormente e vanno da un minimo di 35 euro (per la prima fascia Isee) a un massimo di 229 euro per la più alta, ma comunque entro i 26mila euro. Per chi ha Isee superiore a 35.800 euro (o non presenta la documentazione) viene assegnata la retta massima, pari a 498 euro.

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