FRANCESCO LOLLI
Cronaca

Scuola sempre più cara. Dai quaderni fino agli zaini: "Per il corredo aumenti del 6%"

Federconsumatori: "Non solo diari. Prezzi in crescita anche per i libri di testo". Il consiglio dei cartolai: "In tanti scelgono l’online. Ma nei negozi c’è qualità e consulenza".

Scuola sempre più cara. Dai quaderni fino agli zaini: "Per il corredo aumenti del 6%"

Elena Turelli

Modena, 28 agosto 2024 – Settembre bussa alle porte. E intanto proseguono i preparativi per le famiglie che, tra poco più di due settimane, vedranno i loro figli tornare sui banchi di scuola. Preparativi che, afferma Federconsumatori nel suo report annuale sul caro-scuola, vedranno aumenti anche del 15% sui prodotti "griffati" come zaini e astucci di marca rispetto allo scorso anno, mentre per quanto riguarda i libri di testo l’aumento dei prezzi si aggira sul 3%. Tutti costi che, al netto delle scelte delle singole famiglie e della scuola frequentata, arriveranno a toccare tenendo conto degli eventuali "ricambi" anche 650 euro per l’anno scolastico 2024/2025 per il solo corredo (+6,6%) senza tenere conto dei libri di testo richiesti che, se per una scuola media si aggireranno sui 460 euro, per uno studente al primo anno del liceo solo fra testi e dizionari arriveranno a toccare anche i 750 euro.

Ma dietro il bancone, tra i negozi della nostra città, si nascondono storie e voci diverse, di realtà che ancora oggi rivestono un ruolo cruciale per le famiglie, affiancandole nella scelta e negli acquisti. "Il mio segreto – spiega Cristina Bergamini della Cartoleria Crilù – è l’attenzione alle necessità dei singoli avventori e lo sforzo nel proporre sempre prodotti di qualità e più duraturi. I miei clienti sanno poi che non aumento i miei prezzi da anni anche malgrado l’aumento della concorrenza nelle vendite online".

Il tema della competizione con la grande distribuzione è infatti un argomento comune a più realtà, come racconta Roberto di Giuseppe, dalla Tabaccheria Vignolese: realtà che, fra il campus universitario, ingegneria e scuole medie rifornisce i ragazzi "di penne ai quaderni". Per lui, infatti, il grosso del lavoro arriverà con l’inizio delle lezioni avendo scelto negli ultimi anni di non trattare più zaini o astucci in quanto " i trend cambiano troppo rapidamente. Stesso discorso vale per le ’liste’ fornite dalla scuola, a giugno o settembre: se la grande distribuzione può investire sulla scontistica in determinati periodi, poi il prezzo del corredo è spesso più favorevole dai piccoli esercenti".

I piccoli esercenti poi rimangono un punto di riferimento nei vari quartieri e per le realtà locali, come conferma Paola Taralico, che gestisce la Cartolibreria La Lucciola in Via Bellini: "Le persone ormai sono orientate mentalmente all’online e alla sua immediatezza, ma per avere un consiglio o la sicurezza di avere prodotti validi o anche solo quelli realmente richiesti resta centrale la figura del negoziante, e i piccoli negozi sono anche quelli che danno ancora vita a quartieri altrimenti diventerebbero dei semplici dormitori. Auspico – dice – un ritorno alle piccole realtà di quartiere perché a meno che non si ritrovi il gusto di andare nei piccoli negozi, questi spariranno".

Anche per Elena Turelli, titolare della ‘Cartoleria Barbieri’ in piazzale San Domenico la ricerca della qualità e la possibilità di "dare un’occhiata" ai prodotti sono un incentivo sempre valido che "spingono le famiglie a rivolgersi alle piccole realtà locali dove si possono ancora ricevere consulenza e consigli sugli acquisti".