Scuole sequestrate a Serramazzoni, i genitori infuriati scendono in piazza

Circa 600 persone in corteo per chiedere aule sicure e orari di lezione normali. Forza Italia porta il caso a Roma, Bonaccini scrive al prefetto

Il corteo di stamattina a Serramazzoni

Il corteo di stamattina a Serramazzoni

Serramazzoni (Modena), 17 settembre 2018 - Questa mattina a Serramazzoni è andata in scena la maxi-protesta dei genitori e degli alunni, rimasti quasi senza aule per il doppio sequestro dei giorni scorsi sui container che avrebbero dovuto ospitare la scuola media e su un'ala della materna che avrebbe dovuto accogliere una parte delle classi delle elementari. Davanti ai container sequestrati, al grido di 'Vogliamo la scuola', si sono presentate circa 600 persone, bambini compresi, che hanno aspettato il suono simbolico di una campanella per poi sfilare in corteo per il paese con striscioni e slogan, tanto da bloccare il traffico per circa mezzora. In mattinata il Ministro Bussetti ha dichiarato che si sta occupando della questione per trovare una soluzione.

INCHIESTA - Indagati per omissioni d’atti d’ufficio sono l’attuale sindaco Bartolacelli, il predecessore Rubbiani e l’ex vicesindaco Simone Gianaroli. Ma l’inchiesta ruota attorno alla sicurezza antisismica dell’edificio stesso o ancor meglio al coefficiente ritenuto troppo basso rispetto a quanto stabilito dalla recente legge. Ma quante scuole, in Italia o, ragionando più in piccolo, in Regione raggiungono quel coefficiente? E ipotizzando che così non fosse, allora potrebbero essere tutte chiuse a tappeto da un momento all’altro?

UN CASO NAZIONALE - Ad intervenire su quanto sta accadendo a Serramazzoni, annunciando un’interrogazione al ministro e sottolineando la necessità di un decreto legge, in cui prevedere un piano di interventi per la mitigazione del rischio sismico da eseguirsi in un periodo di tempo ragionevole è la deputata FI Benedetta Fiorini che si dice vicina alle famiglie degli studenti. «Quanto sta accadendo rischia di diventare un caso nazionale. C’è un sindaco, di centrodestra, indagato per omissione di atti d’ufficio perché, secondo l’accusa, non avrebbe proceduto a mettere in sicurezza una scuola, non in regola con l’attuale classificazione sismica degli edifici pubblici. L’Amministrazione, insediatasi a giugno, si è trovata ad ereditare una situazione a dir poco complessa. Cosa poteva fare? Per anni – continua -, il sindaco Pd ha fatto ben poco per non dire nulla (per la cronaca, anch’egli è indagato) e ora si vuole scaricare la responsabilità anche su Bartolacelli. Nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione urgente al ministro Danilo Toninelli perché si adoperi per trovare una soluzione a un problema che accomuna la stragrande maggioranza degli edifici pubblici italiani e scuole costruiti prima della attuale classificazione sismica del territorio nazionale e aggiornata in seguito al terremoto di San Giuliano di Puglia nel 2002. La stragrande maggioranza degli edifici pubblici, infatti, è stata costruita prima dell’aggiornamento della classificazione sismica».

GLI ORARI - Intanto a Serramazzoni si corre ai ripari: per l’infanzia la campanella suona il 24 settembre, mentre per la primaria e secondaria inizierà domani. L’orario delle lezioni della primaria sarà dalle 8 alle 13 da lunedì a venerdì, sono garantiti il trasporto scolastico e il servizio di pre scuola dalle 7,30 e di post fino alle 13,30. Gli studenti della secondaria di primo grado andranno a scuola dalle 14 alle 18 da lunedì a venerdì e dalle 8 alle 13 il sabato. L’Amministrazione fa presente che le aule della primaria di Serramazzoni-Centro e della secondaria di primo grado sono allestite in parte nei moduli di Via delle More e in parte nelle aule del primo piano dell’ala nuova della Scuola dell’Infanzia, esclusa dal sequestro. 

Bonaccini: "Prima di tutto i diritti dei bambini e delle famiglie"

 “Prima di tutto vengono i diritti dei bambini e delle famiglie”. Per questo “ho scritto al Prefetto di Modena”, dando “la piena e pronta disponibilità della Regione a farsi carico di quanto sarà concordato”. Allo stesso tempo, gli uffici regionali “sono già stati attivati allo scopo di verificare e predisporre preventivamente tutte le forme di sostegno che dovessero esserci prospettate”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sul caso di Serramazzoni.

“Ho incontrato il sindaco Bartolacelli e altri amministratori del Comune di Serramazzoni già sabato pomeriggio, appena rientrato da San Francisco - ricorda il presidente della Giunta-. Ho assicurato la piena disponibilità della Regione ad affiancare il Comune e le altre istituzioni preposte per affrontare i problemi e alleviare i disagi dei bambini e delle loro famiglie, assicurando anzitutto il diritto allo studio e a frequentare luoghi sicuri”.

Come noto, prosegue, “la Regione non ha competenze dirette in materia, essendo il servizio scolastico di competenza statale, l’edilizia scolastica del Comune e la programmazione della stessa della Provincia”. Tuttavia, “i diritti dei bambini e delle famiglie vengono prima: per questa ragione ho scritto al Prefetto di Modena esplicitando la nostra pronta disponibilità a farci carico di quanto sarà concordato. Contestualmente- afferma Bonaccini- gli uffici della Regione sono già stati attivati allo scopo di verificare e predisporre preventivamente tutte le forme di sostegno che dovessero esserci prospettate”.