"Sede dei vigili a fuoco, così ci siamo rialzati"

Un anno fa la tragedia. Il comandante Doni: "Impossibile dimenticare ma nessuno si è fermato. A metà giugno il trasloco al Tecnopolo"

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Un mazzo di fiori in ricordo delle due vittime del rogo, provocato da un clandestino, Boraja Otman, la notte del 20 maggio 2019, nel 7° anniversario del sisma, che distrusse la sede del Comando di Polizia Municipale di via Roma. Lo ha deposto giovedì mattina davanti all’ex comando, ancora annerito dal fumo, il comandante di Municipale Area Nord Gianni Doni, assieme a due agenti. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime di quello spaventoso incendio, che illuminò a giorno il centro storico, e le vittime del sisma e del Covid. Un altro giorno di ricordi e di dolore, e una data, quella del 20 maggio, che ‘segna’ doppiamente la città. A distanza di un anno da quella tragedia, che svegliò il quartiere a notte fonda, e causò la morte di una anziana e della sua badante, una ventina di intossicati e quattro ustionati gravi, il comandante Doni traccia un bilancio dell’anno passato.

Comandante Doni, cosa ricorda di quella tragica notte?

"I ricordi per me e per i colleghi sono ancora molto vivi, ed è impossibile dimenticare un dramma simile, inaspettato, con morti e feriti. Da quel momento, tuttavia, come si fa in genere quando accadono eventi forti, non ci siamo mai fermati. L’impegno è stato tanto, fin dall’inizio, quando subito dopo il rogo siamo ripartiti nelle altre due sedi disponibili a ospitarci, in Municipio a Mirandola e nella Casa della Salute a San Possidonio, ma oggi i frutti sono davvero positivi".

Una reazione al dramma, più forti di prima?

"Per noi parlano i dati, e su tutte le attività da noi svolte. I controlli, per esempio, sono passati da 938 nel 2018 con 9492 veicoli fermati ai 1500 del 2019 per complessivi 15.033 veicoli fermati. I controlli per guida in stato di ebbrezza e sostanze stupefacenti confermano una intensa attività: dai 1712 nel 2018 ai 12.400 nel 2019, senza contare i controlli nei centri e nei parchi: 2156 nel 2018, 2538 nello scorso anno, e le tante e diversificate attività, oltre ai controlli Covid di questo periodo".

Avete più uomini?

"Qualche unità in più, siamo attualmente in 52, ma ciò che ha fatto la differenza è stata in questo anno la completa riorganizzazione delle attività e i frutti sono davvero straordinari, più controlli, più attività, più di tutto".

A quando il trasloco nella sede provvisoria al Tecnopolo?

"Nella seconda quindicina di giugno, ormai ci siamo, il countdown è già iniziato.

Trasferiremo il Comando quasi al completo, eccezion fatta per l’ufficio di via Giolitti, nella sede Municipale, che sarà attivo fino a settembre, poi sarà trasferito. Tra un paio d’anni faremo il terzo e ultimo trasloco nella sede definitiva, nell’edificio antistante la stazione delle corriere".

v.bru.