’Sentire l’inglese’, si parte dall’asilo nido

Le scuole Parco e San Carlo aderiscono al progetto regionale. Coinvolti quasi 200 bambini e una ventina di insegnanti

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L’inglese sbarca anche presso i nidi del territorio. Al via anche in città, infatti, "sentire l’inglese", il progetto regionale, unico in Italia per estensione territoriale e numeri, con cui si vuole offrire già a partire dai bambini e dalle bambine più piccoli l’opportunità di un primo approccio con la lingua inglese. Elaborato dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione "Giovanni Maria Bertin" dell’Università di Bologna, con il coinvolgimento dei Coordinamenti Pedagogici Territoriali, il progetto coinvolgeva a maggio una settantina di nidi in Regione ma l’obiettivo dei promotori era arrivare ad almeno 300 servizi tra comprensivi e scuole dell’infanzia e Sassuolo ha avuto buon gioco a presentare le sue candidature, poi accettate, alla Regione. I nidi comunali Parco e San Carlo e la scuola materna San Carlo i primi tre plessi presso cui muove il progetto, che coinvolgerà 70 bambini di 4 sezioni e 11 educatori, oltre 100 bambini e 8 insegnanti alla scuola materna. Ovvia la soddisfazione dell’assessore alla pubblica istruzione Alessandra Borghi, che ‘vede’ il traguardo, dal momento che già da questo anno scolastico i progetti prenderanno il via. "Sta iniziando ora la formazione del personale, che – spiega l’Assessore - è il primo passo per l’attivazione del progetto nei nidi comunali Parco e San Carlo e anche nella scuola materna San Carlo che garantirà, così, la continuità del progetto stesso per il polo 06". Ai nastri di partenza ci sono infatti i corsi di formazione per insegnanti ed educatori che, poi, avranno il compito di attivare il progetto all’interno delle loro sezioni. Progetto che ha una sua peculiarità ben precisa, ponendosi come obiettivo primario non tanto l’apprendimento della lingua, ma piuttosto una predisposizione ed un’agevolazione per l’acquisizione di competenze anche metalinguistiche utili nel percorso futuro.

"Bambini e bambine imparano così a prendere confidenza con le sonorità della lingua inglese nella vita quotidiana, in modo motivante, giocoso e naturale e così ascoltando parole, suoni e i loro significati, anche le bambine e i bambini più piccoli acquisiranno una migliore attitudine alla familiarità con la lingua inglese". Quella di "sentire l’inglese" è infatti una didattica innovativa, un’attività di ricerca-formazione-azione che vuole avvicinare i più piccoli alle sonorità della lingua, riconoscendone prima il suono, poi imparando a collegare le prime parole agli oggetti più comuni e a ripeterle per comunicare. Il tutto seguendo la guida delle educatrici e degli educatori che seguono, a loro volta, un percorso formativo multidisciplinare ad hoc.

s. f.