"Senza i turisti della neve sarà un disastro"

I sindaci dell’Appennino preoccupati per le ricadute economiche dopo lo stop di Conte. "Ma non vogliamo arrenderci, ci speriamo ancora"

Non solo il Cimone ma anche le stazioni delle Piane di Mocogno, S. Annapelago e Piandelagotti guardano con preoccupazione ma anche con speranza l’evolversi del confronto tra Regioni e Governo sull’eventuale apertura natalizia degli impianti di risalita in tutto il nostro Appennino. E con loro, tutto l’indotto turistico della montagna. "Ora si torna in una situazione di attesa per le aperture degli impianti – dice il vicesindaco di Pievepelago, Maurizio Micheli – Noi comunque proseguiamo i lavori per la nuova seggiovia Poggio Scorzatello nella stazione di S.Annapelago. Il capoluogo Pievepelago è al centro dei comprensori dell’Abetone e del Cimone: la mancata apertura degli impianti per le feste natalizie provocherebbe ingenti danni a tutta l’economia".

Forte preoccupazione anche a Fiumalbo che accoglie nelle proprie capienti strutture ricettive la gran parte di sciatori che scelgono le piste di Val di Luce e Abetone: "Speriamo – dicono gli operatori del paese- che la situazione epidemiologica migliori". Nel vicino comprensorio Abetone si spera molto nelle riaperture e per questo Giovanni Guarnieri presidente del Consorzio Abetone Multipass ha deciso di prorogare i termini per i rimborsi degli skipass 201920 e per l’acquisito dei nuovi skipass in promozione: "Il primo pensiero va alle persone più fragili, ai malati e alle loro famiglie, a tutti coloro che sono in sofferenza e in difficoltà per questa terribile pandemia e ci auguriamo che presto il quadro sanitario possa migliorare. Sappiamo che gli sciatori si fanno domande sulle possibilità di apertura degli impianti. In attesa delle decisioni governative, per rispondere alle richieste pervenute, abbiamo deciso di prorogare i termini per i rimborsi degli skipass della scorsa stagione, interrotta a febbraio, e per l’acquisito dei nuovi in promozione con clausole di rimborso in caso di chiusura per Covid-19".

Intanto sulle piste da sci nordico delle Piane di Mocogno è consentito l’allenamento dei ragazzi delllo Sci Club, ma si attende il via libera per i non agonisti. Mentre negli uffici Iat dei centri invernali appenninici non mancano le telefonate per verificare affitti di seconde case per le feste natalizie. Loretta Adani di Pieve: "Stiamo tutti lavorando in vista delle feste natalizie, molti già chiamano sperando di poter programmare il Natale in Appennino, fondamentale per tutta la nostra economia". A Sestola non è ancora il tempo per la rassegnazione e si continua a sperare a in un ripensamento tanto che, sul Cimone, si continua a lavorare per organizzare un’apertura anche contingentata. Il giro d’affari legato allo sci è enorme sull’Appennino modenese dove, oltre alla principale stazione del Cimone, ci sono quelle di Piandelagotti di Frassinoro. "È un grosso problema non poter aprire gli impianti – dice Marco Bonucchi, sindaco di Sestola –. L’economia dell’alta montagna ne soffrirà in modo importante. Noi premiamo affinché si trovino le condizioni per avviare la stagione, condizioni che non dovranno essere troppo stringenti altrimenti diventerà difficile gestirle. Siamo tutti consapevoli che non ci si potrà comportare come l’estate scorsa ma, da quel punto a niente, può esistere una soluzione gestibile".

Giuliano Pasquesi

e Walter Bellisi