«Serra, perché la piscina è chiusa?»

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IL PAESE pare che non trovi pace. Dopo il problema scuole che pare avviato a una soluzione definitiva in un anno e mezzo, un’altro caso esplode nel cuore dell’estate e riguarda un’infrastruttura principe per questo periodo turistico: la piscina, chiusa nel settembre 2018 e mai più riaperta, perché necessita di manutenzione. Sono alcuni giorni che in redazione riceviamo telefonate di cittadini e di villeggianti che ci sollecitano a sollevare l’argomento. Abbiamo contattato il sindaco senza ancora avere riscontri. Maria Chiara Venturelli, capogruppo di ‘Insieme per Serramazzoni’ (centrodestra), una settimana fa, in Consiglio comunale, è intervenuta su questo tema, a proposito della variazione di bilancio che riguardava la manutenzione dell’area piscina. «Vorremmo sapere - ha detto la Venturelli - come possibile che l’11 di luglio l’Amministrazione si accorga di dover fare manutenzioni del verde per aprire la piscina. Come pensano di procedere con una gara per la gestione della struttura di evidenza pubblica se il bando deve rimanere sull’albo almeno 30 o 40 giorni per permettere alle ditte di partecipare e visionare gli impianti? Se pensano di fare un bando di 20 giorni, allora, vien da sé che hanno già un gestore perché non tutti, in 15 giorni, possono fare un’offerta per la gestione e sarebbe comunque poco limpido». La Venturelli ricorda che la piscina era stata messa a norma nei tre anni precedenti con la sistemazione e il consolidamento di solai, pompe, vasche, filtri per lo sfiato perché pericolosa la camera di gestione e bastava avviare il bando. Inoltre, nella piscina sono state sistemate le pompe, le vasche, i filtri per lo sfiato perché pericolosa la camera di manovra e gli operai andavano a fare manutenzione a loro rischio e pericolo. Erano stati risolti i problemi igienico sanitari delle fognature della piscina e della discoteca Riò che scaricavano a cielo aperto, dietro, nel boschetto attiguo all’impianto». La capogruppo di ‘Insieme per Serramazzoni’ aggiunge che «giustificare col fatto che la piscina è da sistemare e che manca il CPI (certificato di prevenzione incendi), viene da rispondere «basta con lo scarica barile», è un anno che questa amministrazione c’è, e in un anno il CPI si poteva ottenere, visto anche ciò che hanno dichiarato in Consiglio. che è l’unico problema».

Walter Bellisi