Shopping, escursioni e buona tavola "Per la montagna una Pasqua di rinascita"

L’Appennino meta preferita dei modenesi per le gite fuori porta. E ieri ultimo giorno di apertura delle piste da sci sul Cimone

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di Walter Bellisi

Pasqua con il botto in Appennino, un week end da incorniciare. La ferita provocata dalla pandemia al turismo sembrava cosa d’altri tempi. La prova generale della ripartenza ha funzionato e fa ben sperare per la prossima stagione turistica estiva. Ristoranti, bar e negozi hanno lavorato oltre le aspettative in alcuni paesi. E di seconde case con le persiane aperte ne sono state contate un discreto numero. Il cielo saturo e la temperatura, anche se un po’ rigida al mattino e nel tardo pomeriggio, ha invogliato tante persone, intere famiglie con i bambini, a lasciare le città. Lo scenario lungo le ‘spiaggette’ del fiume Panaro era di piena estate con persone intente a farsi una prima tintarella e a gustarsi il picnic di Pasquetta sotto il sole. Numerosi sono stati anche gli escursionisti che a piedi hanno percorso i sentieri che si snodano lungo le pendici dell’Appennino, e i motociclisti. Visite anche alle bellezze storiche e architettoniche, fra le quali il Castello dei Montecuccoli e Pavullo e i musei della Linea Gotica.

Poi, le rievocazioni pasquali hanno dato un impulso non indifferente. Venerdì sera, Fanano era strapiena con la Triennale del venerdì santo, e ieri mattina il gioco del coccetto ha riempito piazza Corsini. Questo si è verificato anche a Sestola, in Corso Libertà, e in altri paesi che hanno proposto questo gioco atavico, semplice, con le uova sode colorate, che fa divertire i piccini e non meno i grandi. "Il ponte pasquale è andato molto molto bene – commenta soddisfatto Stefano Muzzarelli, sindaco di Fanano -. I ristoratori e i commercianti sono contenti. Ho visto tante seconde case aperte. Abbiamo avuto un bel movimento anche grazie e soprattutto alla Triennale che richiama sempre una quantità importante di persone. Un grande grazie all’arcivescovo Erio Castellucci che ci ha fatto l’onore di essere presente, e un pensiero va al parroco don Michele che purtroppo è ancora in ospedale. Lo aspettiamo più forte di prima. Un grazie agli organizzatori, partendo dai volontari".

Ma anche la neve e lo sci hanno continuato a svolgere il loro ruolo attrattivo, nonostante il Cimone, visto da lontano, appaia con striature bianco - marrone. Per offrire un servizio il Consorzio del Cimone ha mantenuto aperte alcune piste a Passo del Lupo che ieri sera sono state chiuse con l’arrivederci alla prossima stagione invernale. L’afflusso di sciatori non è stato esaltante sulle piste, mentre a Sestola paese il pieno non si è fatto attendere. "Sulle piste abbiamo avuto affluenza dall’Emilia, dalla Toscana, Marche e Lazio – dice Luciano Magnani, presidente del Consorzio Cimone -. Dobbiamo avvicinarci sempre di più alle Alpi dove tante stazioni invernali erano in attività. La nostra è stata l’unica dell’Emilia ed essere aperta. Dal 4 dicembre non abbiamo mai chiuso". Bene anche nell’altro versante. Il sindaco di Lama Mocogno, Giovanni Battista Pasini, conferma che il trend positivo continua. "Pasqua è andata bene – spiega - ed è di buon auspicio per la primavera e l’estate prossime. Le seconde case non venivano occupate in modo così consistente da molto tempo. Le persone cercano l’ambiente naturale, a contatto con cose tradizionali e comuni, ma molto interessanti".