Si ammala in ospedale: maxi risarcimento

Donna di 70 anni contrasse un’infezione dopo l’intervento Nove i medici a processo, per sette scatta l’assoluzione La paziente finì in coma: oggi è paralizzata

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di Valentina Reggiani

Dopo il delicato intervento alla spina dorsale le è stato inserito come da prassi un catetere per il drenaggio. Subito dopo, però, le sue condizioni sono precipitate tanto da finire in coma. L’Ausl ha risarcito la vittima, all’epoca dei fatti 70enne e ad oggi costretta a letto, confermando come i gravi sintomi fossero stati causati da un’infezione micotica legata proprio all’inserimento del drenaggio. Contestualmente ieri, dopo un processo durato oltre due anni, sette medici difesi dallo studio Sivelli sono stati assolti per non aver commesso il fatto. Parliamo di professionisti di neurochirurgia, medicina d’urgenza e lungo degenza dell’ospedale di Baggiovara, ovvero i reparti dove i sanitari via via avevano seguito la donna durante la lunga agonia. Il ricovero, infatti, era durato cinque mesi. Nell’ambito delle indagini, però, è stata riscontrata invece la responsabilità di due chirurghi dello stesso ospedale - ovvero coloro che materialmente operarono la donna - e che ora sono in attesa della sentenza. Il capo d’imputazione è quello di lesioni colpose. I fatti risalgono al 2012 quando la donna viene ricoverata per essere sottoposta ad un intervento alla spina dorsale. L’intervento riesce e per favorire la fuoriuscita di alcuni liquidi dall’area coinvolta viene inserito un catetere. Le condizioni della 70enne però precipitano e la vittima finisce in stato vegetativo. Ci vorranno cinque mesi affinchè la paziente riesca a ‘riprendersi’ da quella che sarà poi catalogata come infezione micotica da catetere. Oggi la 70enne è ancora costretta a letto a causa dei gravissimi danni causati dall’infezione. «E’ stata un’agonia per la signora – conferma la difesa – anche perchè lavorava ed era una persona molto attiva. A seguito del calvario sbito però è stato riconosciuto un congruo risarcimento del danno da parte dell’azienda. Da qui il ritiro della querela».