"Si apre una fase nuova, il futuro sarà più sereno"

Il sottosegretario Andrea Costa: "C’è un incremento dei nuovi positivi ma non si registrano problemi negli ospedali"

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"Dobbiamo dire sempre grazie alla stragrande maggioranza di italiani che si è vaccinata perché è grazie ad essa se l’Italia, dal 26 aprile scorso, non ha più chiuso. Prosegue la road map del governo e grazie a chi si è vaccinato ora è possibile togliere il green pass, dando dunque maggiori libertà anche ai no-vax". Andrea Costa, sottosegretario alla salute del governo Draghi ieri a Modena ha aperto il convegno sanitario "Il cambiamento come motore di innovazione: cosa ci aspetta in futuro", presso l’hotel Rua Frati. "Il 31 marzo con l’emergenza - prosegue il vice del ministro Speranza - chiude anche il Cts, ma la politica continuerà a consultare la scienza, come l’Istituto superiore di sanità e l’Aifa, e si prenderà poi la responsabilità delle decisioni. Non dimentichiamoci che, per merito degli italiani vaccinati e degli operatori sanitari davvero encomiabili, non abbiamo più chiuso, a differenza ad esempio di Austria e Germania. Ora continuiamo a prestare attenzione e io credo anche che la comunicazione sul vaccino sia importante: mia madre da vent’anni fa il vaccino antinfluenzale, ma non è alla ventesima dose. Si tratta di un appuntamento annuale e confidiamo anche di poter unificare antinfluenzale e anticovid in una sola inoculazione. Ora, comunque, siamo in una fase nuova e possiamo affrontare il futuro con più serenità. C’è sì un incremento dei nuovi positivi, senza però per fortuna creare problemi agli ospedali e dopo due anni di restrizioni è una ottima notizia. Inoltre avremo nella sanità i 20 miliardi del Pnrr e dobbiamo ricostruire visto anche che arriviamo da oltre un decennio di tagli lineari al settore. Ma c’è la consapevolezza di una nuova visione". Al convegno hanno parlato vari responsabili della medicina pubblica e privata, tra i quali il docente modenese Giovanni Pellacani, oggi capo della Dermatologia al policlinico Umberto I - Sapienza di Roma: "In Italia serve il gioco di squadra e vedo l’università come un terzino nella partita di calcio che prepara l’azione. Le università insomma dettano le basi della preparazione e testano i sistemi, preparando la futura generazione delle professioni mediche. Al governo chiediamo strategie comuni, i ministeri di università e sanità devono parlarsi di più e meglio anche perché le nuove scoperte scientifiche danno ricchezza al paese". Presente tra i relatori anche Licia Petropulacos, dirigente della sanità dell’Emilia Romagna che improvvisamente poche settimane fa è stata "sospesa" dalle proprie funzioni: "Mi pare si vada verso una ‘influenzalizzazione" del covid e il vaccino unico mi pare la strada giusta. Tanti positivi a Modena e Bologna? Questi sono territori di grande scambio".

Stefano Luppi