
Castelvetro piange il sacerdote, il sindaco: "Ha lasciato un segno tangibile con tanti progetti per il paese"
Lutto nella chiesa modenese. Si è spento, sabato scorso a 73 anni, dopo una lunga malattia, monsignor Franco Silvestri, che come ultimi incarichi prima di dovere lasciare nel 2024 per motivi di salute era parroco a Solignano, a Castelvetro e a Levizzano. A ricordarlo nella preghiera l’arcivescovo Erio Castellucci e il presbiterio diocesano, unitamente al fratello Gino e ai familiari. Nato a Modena il 31 gennaio 1952, don Franco Silvestri è stato ordinato presbitero il 29 maggio 1977 e ha iniziato il suo ministero come cappellano a Spilamberto. Nel 1981 è stato nominato assistente diocesano dell’Azione cattolica e delegato diocesano della Federazione italiana esercizi spirituali (Fies). È stato nominato parroco di Sant’Agostino nel 1985 e in seguito di San Barnaba. È stato membro del Collegio dei Consultori nel 1989. Ha prestato a lungo servizio in Appennino ed è stato anche parroco di Santa Rita da Cascia a Modena e di Solignano e Cà di Sola. Le esequie di don Silvestri si terranno oggi pomeriggio alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Castelvetro.
Il sindaco di Castelvetro, Federico Poppi, lo ha così ricordato: "Don Franco Silvestri è stato un punto di riferimento importante per la nostra comunità. Era arrivato qui al posto di don Alessandro. Ho avuto un bellissimo rapporto con lui fin dall’inizio. Si è sempre dimostrato accogliente e aperto, non solo nei confronti dei fedeli, ma anche delle altre comunità cattoliche, come quella srilankese. Don Franco ha lasciato anche un segno tangibile con i tanti progetti che ha realizzato, soprattutto per i giovani. Ha ristrutturato il campo da beach volley e il campo da calcio a Solignano, dimostrando sempre grande attenzione verso le nuove generazioni.
È stato un parroco lungimirante, capace di portare avanti opere significative, come la ristrutturazione della chiesa di Solignano Nuovo e il restauro del campanile di Solignano Vecchio, per i quali ha saputo trovare i fondi necessari, anche grazie alla collaborazione con il vescovo. Il suo approccio è sempre stato quello dell’unità. Credeva fermamente nel superamento dei campanilismi e lavorava per unire la comunità". Ora tutte e quattro le parrocchie di Castelvetro continuano a essere rette da Don Martino.
Marco Pederzoli