Si sblocca il cantiere del Sigonio: il ritardo ci costa 850mila euro

Il fallimento dell’azienda che si aggiudicò il restyling ha creato gravi disagi: incaricata un’altra ditta

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Riprendono i lavori per il recupero del liceo Sigonio in via Saragozza. Il Comune di Modena ha affidato il completamento del restauro, miglioramento sismico e rifunzionalizzazione dell’intero complesso scolastico all’azienda Emaprice spa di Bolzano, una delle due imprese del raggruppamento temporaneo arrivato secondo nella graduatoria per l’aggiudicazione dei lavori. L’altra azienda (Ranzato Impianti srl) ha invece rinunciato all’intervento. Il trasferimento dei lavori arriva dopo uno stop del cantiere di oltre un anno a causa del procedimento di concordato preventivo che ha interessato l’azienda Pessina costruzioni di Milano, aggiudicataria dell’intervento avviato nel 2017, che aveva già accumulato notevoli ritardi sulla tempistica prevista. Il completamento dei lavori ha un valore di complessivi 6 milioni 760 mila euro, comprensivi delle maggiori spese resesi necessarie per interventi legati al periodo di stallo (850mila euro comprensivi della differenza di ribasso dell’asta), e la conclusione è prevista in circa due anni. Una volta riattivato il cantiere, i tecnici valuteranno la necessità o meno di ulteriori interventi a seguito della lunga sospensione del cantiere. "Il recupero di questo complesso scolastico collocato nel centro della città e destinato ad ospitare circa mille studenti è un’opera strategica", ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi. "I notevoli ritardi accumulati dall’impresa affidataria – ha proseguito – e la sospensione del cantiere per circa un anno hanno impedito la ripresa dell’attività didattica nell’anno scolastico 2020-2021, come inizialmente previsto. Per far ripartire i lavori il più celermente possibile abbiamo scelto di procedere scorrendo la graduatoria". La superficie dell’intervento è di 7.400 metri quadri, comprensivi di aree dell’edificio non utilizzate da parecchi anni, con circa 4 mila metri quadri di spazi all’aperto, tra cui un cortile di 3.324 metri quadri, il chiostro e i giardini interni. La scuola avrà a disposizione 40 aule di vario tipo, per ospitare classi, piccoli gruppi e attività di sostegno; un auditorium con 160 posti; una biblioteca collocata in una delle ali più antiche dell’ex convento Corpus Domini; alcune aule speciali, come quelle di musica o di tecnologie musicali, la sala prove da 60-70 elementi, quella dedicata alle percussioni o quelle attrezzate per lo studio singolo dei vari strumenti. La dotazione della scuola sarà completata da uno spazio ristoro che condurrà anche all’edificio già utilizzato come palestra per la ginnastica, con annessi spogliatoi e accesso anche da via Caselle, mentre un’altra palestra, di tipo agonistico, sarà realizzata nel comparto dell’ex Amcm. Al piano superiore della palestra scolastica troverà posto il Museo della scuola, con materiali storici e didattici d’archivio.