Siccità, nessuno stop alle irrigazioni

Per il momento è stato scongiurato un razionamento delle forniture a servizio delle campagne, ma il consorzio della Bonifica di Burana conferma l’allarme e continua a monitorare la situazione dei fiumi

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di Alberto Greco

Scongiurato al momento un razionamento dell’acqua a servizio delle campagne modenesi. Anche se da oggi sino al mattino di giovedì verrà spento l’impianto pluvirriguo del Concordia Sud a San Giacomo Roncole di Mirandola, che garantisce i rifornimenti a terreni e colture dei comuni di Cavezzo, Mirandola e San Possidonio.

L’allarme delle autorità comunque resta alto e la situazione di fiumi e canali viene costantemente monitorata e tenuta sotto controllo per seguire l’evoluzione dei quantitativi di acqua a disposizione, che potrebbero portare nei prossimi giorni ad adottare ulteriori provvedimenti restrittivi. Così è stato concordato ieri mattina in un incontro nella sede del consorzio della Bonifica di Burana, presenti le associazioni professionali agricole di Modena, Bologna, Ferrara e Mantova, ed il vice prefetto vicario di Modena dottoressa Giulia Di Fiore. La riunione voluta dal presidente del consorzio Francesco Vincenzi (foto), dopo le voci che si erano rincorse in questi giorni, era stata convocata per fare il punto sulla crisi idrica del bacino idrografico del Po, dai cui il consorzio modenese deriva attraverso gli impianti Sabbioncello di Quingentole in provincia (Mantova) e Pilastresi di Bondeno (Ferrara).

"Pur con le difficoltà dovute alla grave situazione climatica, - fanno sapere dal consorzio Burana – è garantito il prelievo e la distribuzione idrica presso il nodo idraulico Pilastresi. Sono invece maggiormente problematici gli attingimenti d’acqua presso l’impianto Sabbioncello a Quingentole, poiché le attuali quote idriche consentono solo il 25% della massima potenzialità dell’approvvigionamento, pertanto non sufficiente a soddisfare contemporaneamente la totalità delle richieste irrigue". "Stamattina (ieri per chi legge ndr) – fa sapere Vincenzi – in contemporanea c’è stata la riunione dell’Osservatorio dell’autorità di bacino del distretto del Po ed è stato dichiarato che siamo tutta zona rossa e pertanto sarebbero vietati i prelievi. Si è ottenuto che con una riduzione del 20% di tutti i prelievi dal Piemonte all’Emilia e al Veneto continueremo a prelevare fino al 29 giugno per poi riaggiornarci". In conseguenza di questa situazione il consorzio si è organizzato per fare il possibile per non compromettere la stagione irrigua e procederà ad alternare i giorni di prelievo e distribuzione dell’acqua secondo una turnazione degli invasi idrici, evitando un ulteriore aggravio del livello idrico del Po. "Non togliamo l’acqua a nessuno – fa sapere un tecnico del consorzio – e sarà un fermo molto breve che non creerà particolari disagi. Semplicemente ci si dovrà regolare sul periodo irriguo del proprio campo, effettuando una turnazione che consenta di poter dare acqua un po’ a tutti, ripristinare gli invasi e ai corsi di ricaricarsi". Intanto gli altri impianti pluvirrigui continueranno a funzionare anche se verranno spenti nei giorni di sabato 25 e domenica 26 giugno. Infine, l’appello rivolto pressantemente a tutti a un "utilizzo della risorsa idrica nel modo più oculato e ottimale nell’ottica di risparmio".