
Mirandola, il sindaco Alberto Greco regala i crocefissi alle scuole
Mirandola (Modena), 22 dicembre 2019 - L’amministrazione leghista di Mirandola, con ancora visibili i segni del sisma di maggio 2012, ha donato il presepe ai dirigenti scolastici di ogni ordine e grado e regalerà a scuole e dipendenti comunali anche i crocefissi. Per il centro sinistra è "pura propaganda". L’ex preside Giorgio Siena, esponente di Italia Viva e capogruppo di una lista civica di centrosinistra, definisce i rappresentanti del centrodestra "farisei senza pudore", che "poco hanno da imparare dal fanatismo islamico", e i social diventano teatro di scontro.
Sindaco Alberto Greco, è scontro su presepe e crocefisso. Se l’aspettava? "Sinceramente no. Il problema non è tanto la Natività, né Gesù morto in croce per la salvezza dell’umanità, atei e non credenti compresi, ma il livore covato da una parte, fortunatamente piccola, del centrosinistra. Da quando noi di Lega e centrodestra abbiamo vinto le elezioni non si dà pace".
Non accettano la vittoria della Lega? "No, rischiano l’ulcera, ma posso capirli dopo 74 anni al potere, cerco quindi di essere comprensivo, il tempo forse li aiuterà. Nella Bassa modenese non c’è mai stata una democratica alternanza, e siamo attaccati".
L’ex preside Giorgio Siena vi accusa di strumentalizzare i simboli religiosi, vi ha definito sui social ‘politicanti rozzi’, ‘farisei senza pudore, che hanno poco da imparare dal fanatismo islamico’. "Siena ci copre di offese sui social; ha perso il suo proverbiale aplomb di intellettuale della sinistra, tra l’altro firmatario di una mozione contro l’odio. E’ lui, invece, a seminarlo sui social. Un altro, sempre agitato, è l’ex presidente dell’Unione Area Nord Luca Prandini, nonché sindaco di Concordia che, nelle sedute dell’Unione dei Comuni Area Nord, strappa platealmente gli ordini del giorno. A contorno c’è l’Anpi. Vivono una sorta di sclerosi partitica e anche presepe e crocefisso diventano motivo di divisione. Se sono atei, perché si danno tanto da fare? Noi siamo credenti e come tali difendiamo la fede, la famiglia e i suoi valori. Cerchiamo di esserlo a 360°, non solo la domenica. Di presepe, poi, si è sempre parlato anche quando c’era il Pd al governo della città".
Ne è certo? "Certissimo. L’ amministrazione lo allestiva all’interno del Comune, dove transitano folle di extracomunitari, diretti all’anagrafe o ai servizi sociali. Nessuno di loro ha mai detto nulla, anzi si fermavano con i loro bimbetti a guardarlo. Gli stranieri sotto questo profilo sono tanto più intelligenti di certi italiani. Mai sentito un magrebino insultare presepe o Crocefisso, anzi li rispettano. I terroristi sono altra cosa. Siamo attaccati come Salvini, ma io sono il sindaco di tutti".
E’ vero che regalerà il crocefisso alle scuole e ai dipendenti comunali? "Premetto che i presepi ci sono stati regalati da una azienda privata, e i crocefissi li abbiamo acquistati di tasca nostra, senza pesare sul bilancio comunale. I crocefissi sono arrivati ieri, ne abbiamo acquistati duecento e provvederemo a donarli alle scuole e agli uffici comunali e, se resteranno, anche ai dipendenti".
Se qualcuno si oppone, e non lo vuole? "Non c’è alcuna imposizione, ciascuno è libero. Intanto, i presidi delle scuole hanno accolto di buon grado i presepi, e penso faranno la stessa cosa con i Crocefissi. Entrambi sono il simbolo delle nostre radici cristiane, di fede, unicità, speranza. Se poi qualcuno si opporrà ne prenderemo atto".