REDAZIONE MODENA

"Sisma, la ricostruzione non è conclusa. Lo stato di emergenza va prorogato"

Le attuali disposizioni scadranno alla fine dell’anno, appello di sindaci e deputati Pd Vaccari e Guerra: "Restano ancora 780 cantieri privati, servono risorse e una nuova governance con poteri decisionali".

"Sisma, la ricostruzione non è conclusa. Lo stato di emergenza va prorogato"

"Valuto con favore l’iniziativa intrapresa dagli onorevoli Guerra e Vaccari: sulla ricostruzione siamo all’ultimo miglio, ma occorre uno slancio finale". Lo afferma il sindaco di Medolla Alberto Calciolari, commentando l’interrogazione, sottoposta al ministro dell’Economia Giorgetti, dai deputati Pd modenesi Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari. I due esponenti dem hanno infatti raccolto l’appello degli enti locali, chiedendo la proroga dello stato di emergenza nell’area del cratere. "Ci sono ancora 780 cantieri privati da terminare, occorre una nuova governance con poteri decisionali e risorse", sostengono i democratici, "dato che, a partire dall’inizio del prossimo anno, le attuali disposizioni emergenziali in vigore verranno a decadere". Un orizzonte temporale troppo ridotto, secondo il centrosinistra, che impatterebbe negativamente sugli esiti delle ristrutturazioni. "L’esperienza della gestione dell’emergenza e della ricostruzione emiliana è stata virtuosa, come riconosciuto dallo stesso Presidente Mattarella nel decimo anniversario del sisma", puntualizzano Guerra e Vaccari, "ma restano opere da portare a termine. Per quanto riguarda la ricostruzione privata, l’importo complessivo da eseguirsi ammonta a 225 milioni, a cui si sommano 146mila euro per le unità produttive e opere pubbliche per oltre 1,5 milioni". La mole dei finanziamenti appare dunque significativa e, per questo, i due deputati modenesi auspicano una regia autorevole, con ampi spazi di manovra: "E’ necessario ridare forza alla collaborazione tra le istituzioni, i cittadini, le imprese e il mondo professionale. Si tratta di esigenze diverse, che necessitano di essere coordinate da un organismo con un proprio potere decisionale e con tutte le risorse necessarie al fine di agire in modo forte e condiviso". Nuovi strumenti legislativi, dunque, finalizzati a una celere risoluzione delle pratiche pendenti. "L’obiettivo è quello di completare la ricostruzione privata, e nei tempi corretti la più complessa ricostruzione pubblica, ridando alla cittadinanza la possibilità di fruire di tutti i beni immobili più identitari", concludono Guerra e Vaccari.

L’iniziativa incontra l’appoggio anche del sindaco di San Felice sul Panaro Michele Goldoni (area centrodestra), che afferma: "Lo scorso 28 settembre il Consiglio comunale ha votato all’unanimità una mozione che chiede il prolungamento di un anno dello stato di emergenza sisma. La ricostruzione non è conclusa e, quindi, è per noi indispensabile poter contare almeno su un altro anno per proseguire nel nostro cammino".

Marcello Benassi