
Venerdì 800 persone hanno riempito lo storico locale di piazza Cittadella. Il Kom ha telefonato a sorpresa da Los Angeles augurando a tutti di divertirsi. L’amico Montagnani racconta gli esordi: "Così da Zocca alla consolle in città".
E’ stato davvero un compleanno speciale quello dello Snoopy, la storica discoteca di piazza Cittadella a Modena, che venerdì sera ha celebrato i 55 anni dall’apertura. Durante i festeggiamenti, infatti, è arrivata una sorpresa per le 800 persone presenti: la telefonata in diretta di Vasco Rossi, da Los Angeles. Un legame, quello del rocker con il locale modenese (tuttora in attività), che risale alla metà degli anni Settanta e che non si è mai interrotto, come dimostra anche il post che il Vasco nazionale ha dedicato allo Snoopy, sulla scia dei ricordi personali.
"È stata una bellissima festa – afferma Fabrizio Zanni, organizzatore dell’evento e autore e produttore – sembrava di essere tornati agli anni Ottanta, quando non c’erano i social e ci si trovava in compagnia nelle discoteche, per divertirsi e fare amicizia. È importante ricordare i locali storici del nostro territorio perché fanno parte della nostra cultura, come il cibo ed il bel canto". Soddisfatto (e ancora un po’ emozionato) anche un altro dj storico dello Snoopy, Daniele Montagnani, amico di infanzia del Blasco.
Daniele, come è stato ricevere la telefonata in diretta di Vasco? "Una grande gioia! Lui è a Los Angeles adesso ma ci teneva a farsi sentire dal vivo per fare gli auguri e salutare tutti i presenti che lo hanno accolto urlando il suo nome come nei concerti. Gli abbiamo chiesto come è adesso la situazione da lui in America e poi, come sempre, rivolgendosi ai presenti ha detto che, quando mi ha portato con lui a lavorare allo Snoopy, nel settembre 1976, la prima cosa che ha fatto è stata quella di insegnarmi che i dischi sono rotondi (ride, ndr)! Poi ha chiesto cosa stessimo facendo, se io stessi ‘combinando dei guai’, raccomandandosi di divertirci".
Dunque, avete iniziato insieme allo Snoopy? "Vasco e io siamo amici fin da quando eravamo adolescenti: siamo entrambi di Zocca, si cresce insieme. Nel 1975 abbiamo fondato ‘Punto Radio’, con altri ragazzi del paese, è stata la prima radio libera più importante d’Italia. E proprio tramite la radio, il fondatore della discoteca, Filiberto Degani, ha conosciuto Vasco: l’anno successivo è venuto a Zocca per chiedergli di andare a lavorare da lui, e ha portato anche me. Così è iniziata la nostra bellissima avventura allo Snoopy, dove abbiamo lavorato insieme per alcuni anni, fino al 1979, poi lui ‘ha spiccato’ il volo (si capiva già al tempo che apparteneva ad un’altra categoria) e io mi sono concentrato sull’altra mia passione, il calcio, e sul lavoro".
Che anni sono stati quelli per voi? "Anni bellissimi. Noi ‘montanari’ di Zocca, d’improvviso siamo stati proiettati in una dimensione come quella dello Snoopy che al tempo era ‘il’ locale, ‘la’ discoteca dove venivano persone da tutto il Nord Italia. Riferimenti al locale ci sono anche in alcune canzoni di Vasco, come ‘Colpa di Alfredo’, ‘Susanna’, era una ragazzina che veniva sempre a ballare in quegli anni e che era presente anche alla festa di venerdì. Ma anche ‘Siamo solo noi’ è ispirata a quelli anni vissuti insieme.
Ricordo un aneddoto: era il Capodanno del 1977, Vasco e io abbiamo fatto il primo ‘selfie’ della storia allo Snoopy. Ci vediamo regolarmente con gli amici di Zocca e il ricordo di quegli anni ci legherà per sempre".