Sognalibero, al ’Teatro dei Segni’ c’è la finale I detenuti protagonisti al concorso letterario

Giovedì alle 20,30 ultima serata del premio nato per promuovere lettura e scrittura nelle carceri come strumento di riabilitazione

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Volge al termine, con la serata delle premiazioni in programma domani sera alle 20.30 al Teatro dei Segni di Modena, in via San Giovanni Bosco 150, la seconda edizione del premio letterario ‘Sognalib(e)ro’ per le carceri italiane. Premio, questo, che nasce per promuovere lettura e scrittura nelle carceri come strumento di riabilitazione, dando espressione compiuta all’articolo 27 della Costituzione della Repubblica Italiana: «...le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato».

Di particolare rilievo umano, culturale e sociale, il progetto consiste in un concorso letterario che prevede l’assegnazione di due premi, uno a un’opera letteraria valutata e votata dai detenuti, l’altro a un elaborato prodotto dai detenuti stessi, che potrà essere pubblicato da Giunti editore. Per questa seconda edizione di Sognalib(e)ro sono stati individuati dal ministero della Giustizia 15 istituti italiani, dove sono attivi laboratori di lettura o di scrittura creativi, tra cui anche la Casa Circondariale di Modena. Diretto da Bruno Ventavoli, responsabile di TuttoLibri - La Stampa, il premio è promosso da Comune di Modena con la Direzione generale del ministero della Giustizia - dipartimento amministrazione penitenziaria, Giunti editore, e con il sostegno di Bper Banca. La serata finale di Sognalib(e)ro con l’annuncio dei vincitori, e la partecipazione dell’autore o dell’autrice scelto per la sezione Narrativa italiana e il Premio Bper Banca, è a ingresso libero per tutti fino a esaurimento dei posti disponibili. Si comincerà con la premiazione della sezione ‘Inediti’ a un’opera prodotta da detenuti o detenute sul tema ‘Ho fatto un sogno…’. Nella giuria, diretta da Ventavoli, anche Marco Dambrosio ‘Makkox’, Barbara Baraldi e Paolo Di Paolo. «La vita è sogno, si dice, e non sempre è vero. Ma di sicuro – dice Di Paolo - la scrittura si lega indissolubilmente al sogno: come visione, azzardo, slancio, invenzione e reinvenzione di sé. Come ansia di libertà. Per questa ragione, leggere i racconti e i testi poetici del concorso è stato entrare nello spazio aperto dei sogni di chi vive attualmente in uno spazio chiuso. È illuminante e talvolta doloroso». Il premio consiste nella donazione di libri alla biblioteca del carcere dove è recluso il vincitore, da parte della editrice Giunti. Qualora i testi vincitori possiedano le caratteristiche necessarie, saranno pubblicati dalla medesima casa editrice in un’antologia tematica. Il Comune di Modena si riserva ulteriori iniziative di divulgazione dei testi in concorso, come ad esempio pubblicarli con la casa editrice civica digitale il Dondolo, diretta da Beppe Cottafavi.

La serata prosegue, quindi, con la premiazione della sezione Narrativa e del Premio Bper Banca all’autore o all’autrice del libro più votato dai gruppi di lettura negli istituti. In gara c’era una rosa di tre romanzi: ‘La straniera’, di Claudia Durastanti, ‘Fedeltà’ di Marco Missiroli e ‘Le assaggiatrici’ di Rosella Postorino. L’autore o l’autrice scelto dalla giuria popolare delle carceri parlerà dei suoi ‘libri della vita’, che saranno poi donati in più copie da Bper Banca e dal Comune di Modena a ciascun istituto penitenziario partecipante. Nel corso della serata sarà presentato anche ‘Freeway per una Odissea in carcere’, un progetto di spettacolo a cura del Teatro dei Venti con gli attori del Carcere di Modena e di Castelfranco Emilia.