
L’assessore David Zilioli e il sindaco Matteo Mesini
"Avevamo preso un impegno in campagna elettorale: rigenerare l’area 189. Possiamo dire che abbiamo ottenuto un finanziamento fondamentale per avviare un cambiamento mai realizzato prima". Chissà se davvero, dando seguito a quanto dichiarato, il sindaco Matteo Mesini riuscirà dove hanno fallito i suoi predecessori, ovvero abbattere e ricostruire il ‘palazzaccio’, sgomberato nel 2009, che si affaccia sul tratto di Circonvallazione che attraversa Braida diventato uno dei simboli – altri, come il San Matteo e il Diamante, non ci sono più, altri, come i Gerani, resistono – del degrado cittadino. Fatto sta che "è stato mosso un passo decisivo", aggiunge il primo cittadino, annunciando come il Comune possa contare, oggi, su un finanziamento di 1 milione e 250 mila euro nell’ambito del Bando Rigenerazione Urbana promosso dalla Regione Emilia-Romagna.
"Un traguardo importante, che dà ufficialmente il via al percorso di demolizione e ricostruzione dell’ex ‘189’". Il progetto, sviluppato ex novo dall’autunno 2024, è stato selezionato tra oltre 160 candidature presentate da Comuni di tutta la regione. "È il frutto di un importante lavoro di squadra che ha coinvolto diversi uffici comunali e professionisti già attivi sull’area, capaci di costruire una proposta concreta, condivisa e credibile", aggiunge l’assessore alla rigenerazione urbana David Zilioli, che aggiunge come il progetto sia "l’esempio concreto di cosa intendiamo per una ‘Sassuolo, città prossima’, come recita il nostro Piano urbanistico generale: recuperare aree abbandonate e trasformarle in spazi pubblici integrando servizi, verde e luoghi d’incontro". Il percorso, par di capire, sarà lungo e accidentato, ma intanto un primo passo è stato fatto.
"Nei prossimi mesi – spiegano Mesini e Zilioli – partirà la progettazione partecipata, coinvolgendo cittadini, associazioni e attori del territorio. In parallelo si cercheranno partner privati per il co-finanziamento dell’opera e si procederà con la definizione del quadro economico, le eventuali fasi di esproprio, la demolizione dell’edificio esistente la realizzazione del nuovo complesso". Il piano prevede tre interventi principali, ovvero la demolizione e rigenerazione urbana dell’edificio ex 189 e dell’area circostante, con bonifica e riqualificazione degli spazi, cui seguiranno la valorizzazione dell’attuale stabile dei servizi tecnici e sociali comunali che sarà riorganizzato al piano terra per ospitare nuovi servizi e aprirsi verso il parco e i interventi sul verde e sulle infrastrutture per attività ricreative".
Stefano Fogliani