
I maltrattamenti e le violenze sarebbero state indirizzate verso bambini di quattro anni (foto d’archivio)
Modena, 9 maggio 2025 – Insultati, umiliati, strattonati e proprio da chi avrebbe dovuto prendersi cura di loro. Maltrattati per giorni, forse mesi da quelle ‘tate’ a cui le famiglie avevano affidato ciò che di più caro hanno al mondo: i propri bambini. Sono accusate di aver maltrattato diversi bambini di soli quattro anni due educatrici di una scuola di infanzia di Soliera: parliamo di aggressioni verbali ma anche fisiche che avrebbero provocato nei piccoli alunni gravi traumi, facendo trascorrere le loro giornate in sezione in un clima di puro terrore. Lo scorso 29 aprile, infatti, gli agenti del commissariato di Carpi, diretto dal Vice Questore Paola Convertino hanno eseguito nei confronti delle due maestre, di 64 e 67 anni, l’ordinanza applicativa della misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio di insegnante per la durata un anno, emessa dal Gip di Modena su richiesta della procura.
Entrambe sono indagate per il reato di maltrattamenti aggravati ai danni di minori nell’esercizio delle loro funzioni educative e di cura. Una delle due ‘tate’, la più anziana, era tra l’altro prossima alla pensione.
Stanche? Esauste? Forse ma – se le accuse fossero confermate – nulla potrebbe mai giustificare una tale violenza nei confronti di bambini di quattro anni. Le accuse parlano infatti di strattonamenti, percosse, grida, insulti all’indirizzo dei minori se non quotidiani, quasi. I fatti risalgono all’inizio dell’anno scolastico, allo scorso dicembre quando prima una mamma e poi un secondo genitore si sono rivolti al commissariato di Polizia per sporgere denuncia. Mamme e papà, infatti, avevano notato strani comportamenti nei propri bambini che parevano quasi intimoriti. Non solo: pare che alcuni genitori si fossero accorti di ecchimosi sul collo e su altre parti del corpo dei propri figlioletti che avrebbero anche accusato dolori alle spalle e alle braccia. Immediatamente la polizia di Stato si è attivata per far luce su quanto avveniva realmente all’interno della sezione ‘incriminata’ e, nottetempo, sono state installate le telecamere. Proprio dalle immagini è emersa la cruda realtà ovvero pesanti maltrattamenti a cui le due donne sottoponevano i bambini, evidentemente supportandosi l’un l’altra nelle terribili condotte. A seguito dell’estrapolazione dei filmati gli inquirenti hanno quindi acquisito gravi indizi di colpevolezza a carico delle due indagate, presunte innocenti fino a sentenza irrevocabile di condanna, nei confronti delle quali è scattata la misura interdittiva. I bambini sarebbero stati sottoposti anche a dure punizioni e almeno cinque dei 21 minori della sezione avrebbero appunto subito aggressioni verbali e fisiche.
Pare che uno dei piccoli fosse stato afferrato alle spalle e scosso con violenza mentre un altro sarebbe stato addirittura sollevato e ‘portato in giro’ per la sezione dalla cintura. Una famiglia avrebbe anche fatto refertare il piccolo in ospedale, presentando il bambino ecchimosi sospette sul collo. Di quei presunti orrori il restante corpo docente sarebbe stato all’oscuro, così come la dirigente scolastica fino all’irruzione della polizia. Le indagini ora proseguono per capire da quanto tempo i presunti maltrattamenti andassero avanti e quanti piccoli sarebbero rimasti vittime delle presunte angherie. I genitori, così come gli insegnanti sono scossi, scioccati da quanto accaduto. Nessuno, infatti, avrebbe intuito quanto capitava all’interno della sezione.
“Una delle maestre la conoscevo ma non mi ero mai resa conto di nulla – afferma un’ex educatrice della scuola – Avevo fatto anche attività con una delle due colleghe ma si era mostrata cordiale ed equilibrata, quindi posso dire che sono rimasta davvero sorpresa. L’altra la conosco poco ma, effettivamente, mi era parsa un po’ rigida. A scuola, di solito, individui i caratteri e io sono una di quelle maestre che si lamenta sempre dell’approccio autoritario eppure questa insegnante non mi sembrava così. Le famiglie sono davvero senza parole: i genitori sono scossi e tutti gli altri insegnanti, i miei ex colleghi sicuramente non si sarebbero mai aspettati nulla di tutto ciò”.