"Sostegno alle imprese, si può fare di più"

Indagine Lapam sulle misure intraprese nei diversi comuni modenesi in merito alle tasse locali: "Qualcuno è virtuoso, ma non basta" .

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"Si può fare di più" supportare le imprese "messe in ginocchio dal lockdown". Lo dice Lapam che ha svolto una sorta di ricognizione nel periodo tra il 29 giugno e il 15 luglio su 41 comuni della nostra provincia.

"Siamo consapevoli – spiega l’associazione – che il periodo è durissimo anche per gli enti locali, ma più di qualcuno si è già messo in movimento mentre altri sono ancora, se non fermi al palo, comunque in ritardo. Chiediamo che tutte le amministrazioni comunali si attivino per sostenere i piccoli imprenditori, commercianti e artigiani".

Dall’indagine emergono alcune evidenze sulle misure intraprese dagli enti locali a sostegno dell’imprenditoria in questo difficile momento. In particolare, facendo riferimento alle possibilità di esenzione della tassa sull’occupazione di suolo pubblico (Tosap) e sul canone di concessione per le piazzole dei mercati settimanali "constatiamo con favore che, per quanto riguarda la Tosap 31 comuni su 41 hanno già recepito la normativa".

Cala, invece, il numero di quelli che hanno deliberato l’esenzione della Cosap, scendendo a 20 su 41, poco meno della metà. Lapam sollecita dunque gli enti ‘ritardatari’ "ad adottare quanto prima le misure a sostegno delle imprese del commercio ambulante, dei pubblici esercizi e della ristorazione, settori che sono stati più colpiti di altri dalla terribile emergenza". Riguardo alla Tari solo 16 comuni sui 41 analizzati hanno previsto una riduzione o un’esenzione per le imprese chiuse durante il lockdown. "Troppo pochi a fronte del numero di aziende che nei mesi di emergenza sono state costrette a tenere abbassate le serrande e quindi impossibilitate a produrre alcun rifiuto".

Parlando di Imu si scende ancora di più: soltanto 13 comuni hanno previsto una riduzione o una proroga del versamento. Mentre sono ancora meno, appena 8 su 41, gli enti locali che hanno previsto una qualche forma di contributo diretto al sostegno dell’economia del proprio territorio.

Tra i comuni che hanno già deliberato più interventi "ci sono quelli di Concordia (che non ha fatto iniziative ulteriori ma è intervenuto su tutte e cinque le voci prese in esame), quello di Carpi (che è intervenuto su quattro voci e ha anche iniziative supplementari), senza dimenticare esperienze positive come a Castelfranco (dove è in vigore la tariffa puntuale sulla Tari), piuttosto che a Modena dove è vero che la risposta ad alcune voci per ora non è positiva (come sull’Imu), ma dove l’intervento sull’occupazione di suolo pubblico è valido anche per i commercianti e non solo per i pubblici esercizi. Ancora da rimarcare il dato positivo di San Felice sul Panaro (4 voci positive su 5) e di Spilamberto".

"Sappiamo bene che non è possibile intervenire su tutti questi fronti – sottolinea Lapam – ma ci sono esempi virtuosi che fanno capire come, con buona volontà e coraggio, dei passi avanti siano possibili. E’ anche vero che alcuni piccoli comuni si sono limitati per ora a interventi su Tosap e Cosap probabilmente perché non hanno la possibilità di intervenire in modo più robusto e che altri, pensiamo al Comune di Modena, hanno sì alcune lacune, ma sulla Tosap ad esempio hanno allargato la platea anche ai commercianti. In buona sostanza, dunque, ci sono luci e ombre un po’ ovunque, quello che chiediamo è una attenzione maggiore alle esigenze delle piccole imprese. Sfortunatamente la velocità di reazione all’emergenza è inversamente proporzionale alla selva burocratica che ingessa le nostre amministrazioni pubbliche".