Spedizione punitiva, la testimone: "Uno di loro nascondeva qualcosa"

Vignola, indagini ancora in corso. La sindaca Muratori: "Le immagini delle telecamere saranno a disposizione"

Spedizione punitiva, la testimone:  "Uno di loro nascondeva qualcosa"

Spedizione punitiva, la testimone: "Uno di loro nascondeva qualcosa"

Sono ancora in corso, da parte dei carabinieri, le indagini su quanto è accaduto l’altra sera a Vignola, quando un "commando" di quattro uomini ha tentato una "spedizione punitiva" ai danni di altri due, che per pochi minuti si sono nascosti nel laboratorio del Bar Torino, in viale Mazzini, poi quando il titolare li ha invitati a uscire hanno fatto, almeno per il momento, perdere le loro tracce. Ad oggi non ci sono arresti, ma si sta lavorando sul caso. Tante sono infatti le cose che restano da chiarire, in primo luogo se davvero almeno uno dei quattro del commando fosse armato di una pistola. Testimone chiave in questa vicenda è una donna che, assieme a un’amica, verso le 20,30 dell’altro ieri stava facendo passeggiare il suo cane nel parco del municipio ai lati di viale Mazzini. Il "commando" dei quattro che avrebbero dovuto regolare i conti con gli altri due, infatti, ha parcheggiato sgommando un’Audi A4 proprio a fianco del municipio, lato via Cesare Battisti, e con atteggiamento quasi da truppa d’assalto (c’era chi stava acquattato) si muoveva verso viale Mazzini. "Erano quattro individui molto probabilmente di nazionalità albanese – racconta la testimone oculare Marinella Mancini, che l’altra sera ha fornito utili indicazioni ai carabinieri – e dico questo perché li ho visti e sentiti parlare, quando poi almeno uno di loro è stato fermato dai carabinieri. Sono andata anch’io l’altra sera lungo viale Mazzini per vedere cosa stava succedendo e, quando ho visto i carabinieri davanti al Bar Torino, ho riferito loro di quell’Audi presso il municipio. Sono quasi sicura che uno dei quattro avesse una pistola perché si muoveva tenendosi una mano dietro la schiena, nella posizione tipica di chi deve nascondere qualcosa. E, dopo l’arrivo dei carabinieri presso il municipio, anche quello che portava probabilmente la pistola stava tornando verso l’Audi, ma poi qualcun altro lo ha incrociato a pochi metri, facendogli capire di cambiare strada. E così ha fatto". Graziano, titolare del Bar Torino, aggiunge: "I due che avevano provato a nascondersi nel laboratorio del bar – ha detto - erano probabilmente anch’essi albanesi e sono stati loro a chiamare i carabinieri, perché avevano paura di chi li stava cercando. Quando sul posto sono sopraggiunti i militari però non c’erano più, perché stavo chiudendo il locale e li ho invitati a uscire. Oggi (ieri, ndr) ho comunque riferito tutto ai carabinieri".

La sindaca di Vignola, Emilia Muratori, interviene infine commentando: "Ringrazio le forze dell’ordine per il pronto intervento e auspico che possano al più presto fare piena luce su cosa sia accaduto. Ringrazio per il senso civico dimostrato anche la cittadina che non si è disinteressata di quanto stava succedendo. Nelle strade tutto attorno al municipio sono già installate diverse telecamere e riteniamo che le immagini raccolte possano dare un notevole contributo alle indagini".

Marco Pederzoli