Modena, spray al peperoncino in classe: intervengono i carabinieri

Caos al ’Morante’ di Sassuolo: nei guai è finito un ragazzo di 15 anni. Il preside Piparo: "Aggressione e interruzione di pubblico servizio: serve rigore"

Il dirigente ha subito avvisato i carabinieri (Foto di repertorio)

Il dirigente ha subito avvisato i carabinieri (Foto di repertorio)

Modena, 16 settembre 2022 - Primo giorno di scuola all’insegna del panico ieri per alcuni studenti dell’istituto superiore Elsa Morante di Sassuolo. Infatti uno dei ragazzi, un quindicenne di prima superiore, a scopo goliardico, se così si può definire, ha spruzzato in classe spray al peperoncino. Subito nell’aula si è generato il caos: sia gli operatori che i ragazzi hanno iniziato a tossire, avvertendo un forte bruciore alla gola. Poco dopo il responsabile è stato individuato dai professori e sul posto sono intervenuti i carabinieri.

Fortunatamente nessuno dei presenti è dovuto ricorrere a cure ospedaliere, ma i ragazzi hanno dovuto seguire il resto delle lezioni all’esterno dell’istituto. Per quanto riguarda invece il responsabile del grave gesto, sono stati avviati rigidi provvedimenti disciplinari a suo carico e nei confronti del minore, essendo per età imputabile, scatterà sicuramente la denuncia. Il caso è in mano ai carabinieri di Sassuolo che hanno sequestrato la bomboletta. Amareggiato per l’accaduto il dirigente scolastico, Edoardo Piparo. "Sono episodi quasi di ordinaria amministrazione dal momento che spesso arrivano qui dei ragazzi ‘scaricati’ da altre scuole. In questo caso parliamo di un adolescente che, a mio avviso, è stato indirizzato male. Quello che voglio dire – spiega il dirigente – è che vengono commessi errori di orientamento nel passaggio dalle medie alle superiori. Non è cambiando istituto che si annullano i disagi di questi ragazzi. Una volta che viene fatta una scelta errata restano un anno in sofferenza. In questo caso, lo studente ha iniziato qui la prima superiore ma il Morante ha tolleranza zero nei confronti di episodi di questo genere: parliamo di aggressione, interruzione di pubblico servizio che rappresentano gravi reati penali. Per questo – spiega Piparo – abbiamo chiamato subito i carabinieri: i miei operatori tossivano e gli studenti anche. Non è ammissibile".

L’episodio, spiega il dirigente, si è verificato alle 9.30, un’ora dopo l’accoglienza degli studenti. "Non solo ha spruzzato la sostanza urticante ma ha pure danneggiato un calorifero: ha staccato la copertura e le valvole montate di recente per ottimizzare i consumi della scuola e si tratta di sistemi delicati e molto costosi. Una volta appreso l’accaduto, sono andato in classe e ho parlato a tutti perché il responsabile non si è palesato subito. Si faceva fatica anche a parlare, nonostante le finestre aperte e una volta che è stato chiaro che avrei adottato provvedimenti seri il giovane è stato individuato dai docenti. Lo spray utilizzato è un prodotto anti aggressione e ha creato grandi problemi alla gola. I ragazzi si sono per questo spostati nel cortile interno alla scuola e non credo che si tratti di un prodotto vendibile a minori – commenta il dirigente – Ora partirà il procedimento disciplinare che sarà sicuramente pesante. Il primo giorno di scuola doveva essere di festa, visto che per la prima volta gli studenti entravano in classe senza mascherina ma – conclude Piparo – è stato rovinato da un atto di vandalismo gratuito. Il segnale che abbiamo dato è molto forte. i ‘fenomeni’ qua vengono bloccati sul nascere: il rigore è massimo".