Squadra di hockey stoppata in aeroporto

Il gruppo di fananesi era diretto a Fairbanks, in Alaska: la telefonata è arrivata mentre si apprestavano a fare il check-in

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Perfino nella lontanissima Alaska si è creato un poco di allarmismo per la diffusione, in Italia, e specialmente nel modenese, del Coronavirus. Nell’epoca della comunicazione globale, anche a migliaia di chilometri non poteva non diffondersi questa notizia, quando a Fairbanks, la seconda città più grande di quello stato, si sapeva che sarebbe arrivata una comitiva da Fanano. E’ bastata una telefonata ricevuta dal referente del gruppo di fananesi, mentre era a pochi metri dal check-in all’aeroporto di Bologna, per far svanire il sogno alaskano. L’interlocutore statunitense chiedeva gentilmente che non partissero. E’ successo giovedì mattina. Era ancora notte fonda quando undici fananesi hanno lasciato il loro paese diretti al Marconi di Bologna per imbarcarsi sul volo delle 6,20 diretto ad Amsterbam, da dove avrebbero proseguito per Seattle, prima di raggiungere la destinazione finale Fairbanks, città gemellata con Fanano per la storia di Felice Pedroni, ribattezzato in Alaska Felix Pedro, l’avventuroso emigrante partito dalle montagne della frazione Trignano che raggiunse il Paese del freddo degli Stati Uniti d’America e nel 1902 vi trovò l’oro e fondò il distretto minerario del luogo che sorge alle porte di Fairbanks. In questa vasta città, diversi luoghi portano il suo nome, vi si svolgono parate in suo onore e alcuni monumenti ne tramandano la memoria. Poco dopo che gli undici fananesi sono entrati in aeroporto a Bologna è squillato il telefono del capogruppo Francesco Prandini. La voce dall’altro capo del filo era del responsabile dell’associazionismo di Fairbanks, un epidemiologo del Servizio sanitario dell’Alaska, che ha chiesto loro di non andare. Il giorno precedente, la stampa alaskana aveva trattato con risalto la situazione creata dal Covid-19 in Italia e in quella città si era creato un poco di allarmismo. Brevissimo summit e la decisione è presa: «Rientriamo a Fanano» e sono così ripartiti alla volta delle loro case con la speranza che il viaggio sia solo rimandato all’inverno 2021. Facevano parte della comitiva alcuni componenti della squadra Hockey Fanano Gold Miners e rappresentanti dell’Ufficio Turistico e del Museo dei Monti della Riva di Trignano. Un dodicesimo fananese avrebbe dovuto partire oggi per unirsi al gruppo. Questa spedizione faceva parte degli scambi previsti dal gemellaggio fra Fanano e Fairbanks e in questo caso era programmata la partecipazione degli atleti dell’Hockey Fanano Gold Miners all’Hockey week, il torneo di hockey che si disputa tra le varie associazioni sportive di Fairbanks. I nostri giovani avrebbero avuto a disposizione un coach della patria dell’hokey che li avrebbe seguiti durante la settimana di allenamenti. Era anche l’occasione per ricambiare la visita ricevuta lo scorso ottobre, quando i membri della squadra Fairbanks All Star vennero e Fanano e toccarono con mano le eccellenze tipiche del territorio, visitarono il centro storico del capoluogo, le bellezze architettoniche, la casa natale di Felice Pedroni a Trignano e il vicino museo della Linea Gotica. Disputarono una partita al Palaghiaccio contro i colleghi di Fanano e assistettero alla preparazione del Parmigiano Reggiano al caseificio Santa Lucia di Trentino e alla trasformazione del mirtillo all’azienda I Rodi, visitarono Capanna Tassoni, la fattoria Ca’ Dante di Trentino e salirono sulla vetta del Cimone dove il colonnello Vocino li guidò nella visita dell’osservatorio dell’Aeronautica militare.