Era stato condannato a cinque anni di carcere nel 2014: l’accusa era quella di tentato omicidio nei confronti del fratello minore. Lo scorso anno, per il 60enne campano Nicola Scolorato, residente a Sassuolo, era scattata l’ennesima condanna a tre mesi e 5mila euro di provvisionale per minacce sempre nei confronti del fratello minore, Vincenzo.
Ieri sia l’uomo che la moglie del 60enne sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di stalking nei confronti, sempre, della stessa vittima. In più occasioni, secondo le accuse, i due avrebbero infatti perseguitato il fratello dell’uomo con diverse e minacciose azioni. Infatti entrambi vivono da anni in una bifamiliare. La ‘faida familiare’ era iniziata nel 2013, quando Nicola Scolorato era stato ammanettato con l’accusa di tentato omicidio dopo aver accoltellato il fratello nel corso di una lite in famiglia. Tra l’altro durante la terribile aggressione l’uomo, armato di coltello, era stato ripreso dalle telecamere che lui stesso aveva installato per controllare il fratello e vicino di casa. Pare che i due stessero discutendo per una questione legata alla gestione del cortile.
Successivamente Scolorato era stato condannato a cinque anni per l’accoltellamento ma, secondo le accuse, la moglie dell’imputato così come il figlio di quest’ultimo continuarono a vessare lo zio. Angherie e minacce che erano costate anche a mamma e figlio una condanna a 10 mesi di carcere. Ora i coniugi dovranno affrontare l’ennesimo processo nei confronti dell’uomo, con l’accusa di stalking.