Modena, perseguita la ex e ora non potrà più avvicinarla

Trentenne indagato per stalking dopo la denuncia della donna

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Modena, 21 settembre 2019 – Personale della squadra mobile della polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare del ‘divieto di avvicinamento’ a meno di duecento metri , emessa dal gip, a carico di un trentenne, indagato per atti persecutori, sequestro di persona e violenza privata nei confronti della ex fidanzata. È un altro caso di stalking da inizio anno, trattato dalla sezione della squadra mobile specializzata nei reati contro la persona e conclusosi con l’emissione di una misura cautelare in attesa degli sviluppi processuali. Il 30enne, nel corso della relazione durata all’incirca tre anni e anche successivamente alla fine del legame sentimentale, ha posto in essere reiterate condotte assillanti ed invasive nei confronti della donna, realizzate mediante telefonate, appostamenti, pedinamenti, incontri indesiderati, ovvero una serie di azioni persecutorie dirette ed indirette tali da incutere uno stato di soggezione nella vittima e da provocarle un disagio fisico e psichico, nonché un inevitabile grave stato di ansia e timore per la propria incolumità. L’uomo, durante la relazione affettiva, in occasione di un litigio era addirittura arrivato a segregarla all’interno della camera da letto, chiudendo a chiave la porta e bloccando la tapparella dall’esterno, motivo per cui è stato accusato di sequestro di persona. In altre occasioni l’aveva aggredita non solo verbalmente, ma anche sferrandole schiaffi al volto, tirandole i capelli e afferrandola con forza per poi lasciarle lividi sul corpo. La donna sfinita dalle continue vessazioni ed impaurita dall’atteggiamento dell’ex fidanzato, che l’aveva anche minacciata di morte, si è rivolta alla polizia di Stato. Gli investigatori, grazie ad una minuziosa attività di indagine, hanno raccolto una serie di fonti di prova che hanno permesso alla procura della Repubblica, col pm Giuseppe Amara, di richiedere in via d’urgenza al gip l’emissione della misura coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, quantificato in 200 metri, a cui si aggiunge il divieto di comunicare con la vittima attraverso qualsiasi mezzo.