Stazione dei treni, lite sulle demolizioni

A Vignola Italia Nostra, civici e comitato chiedono il recupero di 4 edifici del 1888. La giunta tira dritto e rilancia: idea parcheggio interrato

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Italia Nostra, la lista ’Vignola Cambia’ e il Comitato Cittadino (nel quale figura più di un esponente della civica guidata da Smeraldi) chiedono di sospendere la demolizione dei quatrtro fabbricati che l’amministrazione sta per abbattere presso la stazione dei treni. L’intenzione della giunta vignolese è di ripulire e sistemare l’area (da 3 anni proprietà del Comune) in vista di una prima riorganizzazione degli spazi, ormai vicina, e della successiva riqualificazione del comparto, più a lungo termine e legata a un finanziamento regionale non ancora intercettato.

Chi si oppone alle demolizioni, invece, vorrebbe innanzitutto salvare quei quattro edifici con un progetto di recupero. «Altrimenti – spiega il comitato – il danno al patrimonio comunale sarebbe irreparabile. Gli immobili in questione risalgono al 1888, per la nostra città e la nostra storia hanno un grande valore storico e culturale, quindi meritano di essere tutelati». Un appello indirizzato anche alla Soprintendenza, anche se la Commissione per la verifica dell’interesse culturale – è stata la stessa Soprintendente a ricordarlo per iscritto pochi giorn fa – nel 2014 sancì per quegli stabili «l’insussistenza dei requisiti di interesse culturale».

«Ma allora appartenevano ancora al Demanio – aggiunge Italia Nostra – e solo nel 2016 furono traferiti al Comune su uno specifico progetto, citato da una delibera consiliare, che impegnava al loro ripristino integrale. Il Demanio rimase estraneo a quel procedimento: infatti non ricevette nemmeno la comunicazione del verbale della Commissione. Ci riserviamo di intervenire nel relativo procedimento per motivare la straordinaria importanza di quell’insediamento». Un ricorso al Tar, dunque, potrebbe essere dietro l’angolo. E forse si parlerà anche di questo stasera alle 20,30 in municipio, in un incontro organizzato da ’Vignola Cambia’ proprio sul tema del recupero della stazione.

Ma l’amministrazione tira dritto, e proprio nel giorno dell’iniziativa anti-demolizioni – non è un caso – rilancia con il rendering del progetto ’finale’, studiato dall’architetto Fontana e dall’ingegner Ghiaroni. Dal quale emerge una novità clamorosa: l’intenzione di realizzare un parcheggio interrato sotto la stazione, da 200 posti auto gratuiti. «Il centro di Vignola ne ha bisogno – sottolinea il sindaco Pelloni – e secondo i tecnici è fattibile. In più, stiamo già studiando insieme ad ’Amo’ la modifica degli itinerari dei bus per creare in quell’area un hub del trasporto pubblico, ferro e gomma integrati. Non sarà più solo una stazione, anche grazie alle attività commerciali che vi sorgeranno, ma la ’porta della città’ per chi arriva da Bologna».

Tornando alle demolizioni, è in vece il vicesindaco Pasini a replicare ai contestatori: «A scanso di equivoci – dice – bisogna premettere che l’edificio in sasso, tutelato dal Prg, e la biglietteria, tutelata dalla Soprintendenza, non verranno toccati. Se Smeraldi voleva salvare anche gli altri edifici, perché da sindaco non li ha tutelati tramite Prg? Quei quattro stabili sono già stati valutati come privi di interesse, sono ruderi indecorosi che han dato problemi di sicurezza per i crolli e nei quali si accumulano solo rifiuti e topi. Non servono a niente, è chiaro. É la Soprintendenza a decidere, non la malinconia di qualcuno che si fa vivo solo ora: il piano di rigenerazione è del giuno 2018».

Valerio Gagliardelli